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La nuova variante covid dal Regno Unito è più pericolosa? Cosa sappiamo al riguardo

L'Europa torna a tremare: scoperta nel Regno Unito una nuova variante covid. Che significa? Cosa sappiamo al riguardo

L’Europa torna a tremare: è stata individuata una nuova variante covid nel Regno Unito. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità si è detta preoccupata per la possibile nuova mutazione del coronavirus che sarebbe fino al 70% più trasmissibile. Ma cosa sappiamo al riguardo? 

Nuova variante del covid, che significa? Ecco cosa sappiamo

È passato poco più di un anno dal primo caso di coronavirus registrato al mondo. All’inizio di quest’incubo nessuno immaginava le drammatiche conseguenze che avrebbe scatenato il virus. Sulle origini c’è ancora tanto da chiarire ed il web è pieno di teorie più o meno condivisibili.

Negli ultimi giorni, la situazione in Europa preoccupa gli scienziati di tutto il mondo. Nel Regno Unito è stata individuata una nuova variante che può essere fino al 70% più contagiosa. Per questo motivo il premier Boris Johnson ha annunciato per le festività natalizie un lockdown duro: non si può correre nessun rischio. Non solo, diversi Paesi europei, tra cui l’Italia, come annunciato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, hanno deciso di sospendere i voli per la Gran Bretagna.

Speranza: “La variante inglese di diffonde più velocemente”

Sulla questione è intervenuto anche il ministro della Salute Roberto Speranza affermando che: “La capacità di diffusione della variante del coronavirus individuata in Gran Bretagna “è di circa il 70% più significativa“. Intanto sul tema è prevista una riunione Francia, Germania e Ue.

Cosa sappiamo della variante individuata nel Regno Unito

Annunciando la cancellazione del Natale a Londra e nel sudest dell’Inghilterra, il primo ministro del Regno Unito Boris Johnson ha detto che la nuova variante del coronavirus è fino al 70% più trasmissibile. Prima della scoperta, il governo aveva pensato di rilassare le misure per il periodo delle festività. La stretta coinvolge al momento 18 milioni di persone.

La mutazione del coronavirus è ritenuta soltanto più contagiosa, non più letale. Tuttavia, è chiaro come in un periodo di servizi sanitari sovraccarichi questa sia una caratteristica da non sottovalutare.

Gli esperti temono che la situazione potrebbe peggiorare rapidamente. Tuttavia si rimane ottimistici sull’arrivo dei vaccini, che al momento si ritiene continueranno a essere efficaci anche con il nuovo ceppo.

L’OMS ha twittato di essere in contatto con le autorità britanniche per approfondire la nuova variante e che aggiornerà man mano le autorità e il pubblico degli altri Paesi.


 


Cosa significa che una variante è più trasmissibile?

La scoperta di una variante del coronavirus non è allarmante di per sé. Nel corso della durata della pandemia sono stati individuati diversi nuovi ceppi del virus, come quello che ha portato all’abbattimento di milioni di visoni in Danimarca. Tuttavia, nei precedenti casi non sono state trovate delle prove che indicassero maggior letalità o trasmissibilità.

Ma cosa significa che la variante di coronavirus rilevata nel Regno Unito è più trasmissibile? Non è possibile che la variante sia più contagiosa soltanto perché individuata in una zona ad altissima densità abitativa?

A questo proposito il massimo esperto sanitario del governo britannico, Chris Whitty, è stato molto chiaro: la rapida crescita dell’incidenza nella zona e le proiezioni dei dati mostrano che la nuova variante si trasmetta più facilmente, ha detto l’esperto in una nota.

Primi positivi in Italia

Sono due i positivi alla nuova variante del Covid in Italia. A portare il genoma “britannico” del Coronavirus in Italia è una donna di Roma che, secondo quanto si apprende da fonti sanitarie, si trova in isolamento con il suo convivente. La positività è emersa nella giornata di domenica 20 dicembre 2020.

Le ordinanze in Campania e Veneto

Dopo i primi casi riscontrati di positività alla nuova variante inglese, i governatori della Campania e del Veneto hanno preparato nuove ordinanze. De Luca ha firmato una ordinanza che prevede restrizioni sugli arrivi in Campania dal Regno Unito. Nel Veneto, invece, Zaia ha disposto l’obbligo del tampone per tutte le persone provenienti dalla Gran Bretagna.


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