Cronaca

Nuovo Dpcm, ipotesi zona rossa automatica: cosa si potrà fare nei prossimi giorni

Covid, con un nuovo Dpcm dal 16 gennaio potrebbero essere modificati i criteri in base ai quali le regioni vengono collocate nelle varie fasce

Il Governo è al lavoro per un nuovo giro di vite. Domani, archiviato l’ultimo giorno di zona arancione per tutta l’Italia, si torna alla distinzione tra regioni di colori diversi. Ma, a quanto si apprende, con un nuovo Dpcm dal 16 gennaio potrebbero essere modificati i criteri in base ai quali le regioni vengono collocate nelle varie fasce colorate. Una delle misure al vaglio dell’esecutivo riguarderebbe la possibilità di far scattare in automatico la zona rossa nel caso in cui l’incidenza settimanale dei casi fosse superiore a 250 ogni 100mila abitanti.

Ipotesi zona rossa automatica col nuovo Dpcm

Nella giornata di domani si dovrebbe entrare nel vivo del confronto tra governo e regioni sul nuovo Dpcm. Il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, ha convocato una riunione con Regioni, Anci e Upi sul provvedimento per le 10.30. In videoconferenza parteciperà all’incontro anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, che è atteso alla Camera il 13 gennaio.

Nel corso della riunione potrebbe esserci anche un confronto sulla proposta dell’Iss, condivisa con il Cts, di introdurre il nuovo parametro per far scattare la zona rossa. Si va inoltre verso una proroga dello stato di emergenza (che scade il 31 gennaio). Non è ancora definita la data ma il provvedimento appare una strada obbligata, considerato l’aumento dei contagi.

Cosa si può fare (e cosa no) nella zona rossa?

  • È vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro.
  • Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7.Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni, asporto consentito fino alle 22.
  • Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità.
  • Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri.
    Chiusi i centri estetici.
  • Didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.
  • Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal CONI e CIP. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale.
  • Sono chiusi musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie. Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico.

 

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