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No Bra Day, perché si celebra la Giornata mondiale senza reggiseno

Il 13 ottobre si celebra il No Bra Day: perché è il giorno senza reggiseno | Significato | Origini | Festa | Frasi

Oggi è il no bra day, il giorno senza reggiseno. All’inizio ha avuto un significato meramente politico: un giorno in cui non indossare il reggiseno in segno di liberazione dalle convenzioni sociali, dalle costrizioni, dalla rigidità dei ruoli, da un certo tipo di retaggio culturale. Negli ultimi anni, invece, il No Bra Day da movimento di pensiero ha assunto una valenza più vicina a un altro tipo di consapevolezza: a partire dal 2015 è stato, infatti, spostato da luglio al 13 ottobre per sottolineare con maggiore incisività l’importanza della prevenzione del tumore al seno. La data, infatti, non è stata scelta a caso.

No bra day, ecco perché oggi è il giorno senza reggiseno

Il No Bra Day cade proprio alla metà di ottobre, “il mese rosa” della prevenzione, dedicato alla lotta contro il cancro al seno, che colpisce in larga parte le donne. Secondo le stime AIRTUM-AIOM-Fondazione AIOM ogni anno in Italia vengono diagnosticati 55.500 nuovi casi (55mila donne e 500 uomini). Con questi numeri, la neoplasia si presenta come la più frequente nel genere femminile in tutte le fasce di età.

Grazie, però, ai continui progressi della medicina e agli screening per la diagnosi precoce, nonostante il continuo aumento dell’incidenza, di cancro al seno oggi si muore meno che in passato, tanto che la mortalità ha fatto segnare un calo del 6% nel 2020 rispetto al 2015. Circa 9 donne su 10 (87%) sono vive dopo cinque anni dalla diagnosi e 8 su 10 (80%) lo sono a dieci anni dalla diagnosi.

La Giornata Mondiale senza Reggiseno

Inizialmente il No Bra Day viene interpretato come un simbolo di dichiarazione politica. Togliersi e fare a meno del reggiseno significa liberarsi da alcune ideologie che la società impone talvolta alla figura femminile. Ecco che levarsi l’indumento che, per alcune donne, imprigiona il simbolo della femminilità, significa anche spogliarsi dalle costrizioni fisiche e culturali che per anni hanno accompagnato le donne.

Frasi, citazioni e aforismi sul reggiseno

Di seguito una selezioni di frasi, citazioni ed aforismi sul reggiseno in occasione del No Bra Day:

  • Il reggiseno […] È come mettere le tette in gabbia! Lily Aldrin (Alyson Hannigan), in How I Met Your Mother, 2005/14
  • È il reggiseno che salva la donna, che le impedisce di spandersi, di diventare una superficie. Il reggiseno è l’architettura della donna. Allo stesso modo di come il ponto è l’architettura del fiume.
    Bertrand Blier, Existe en Blanc, 1998
  • Una donna è […] è un fiume che scorre, un po’ triste, si pensa ad annegarsi. Infilatele un reggiseno, e subito si raddrizza, i suoi occhi iniziano a fiammeggiare, diventa bella come una frustata, il suo corpo vi sfida e voi iniziate a tremare. Tremate d’emozione. La bellezza fa tremare.
    Bertrand Blier, Existe en Blanc, 1998
  • Il seno ben avviluppato, la bretella ben tesa, un arco con la freccia, la freccia è il suo sguardo, mai lo sguardo di una donna risulterà tanto pericoloso come quando è in reggiseno.
    Bertrand Blier, Existe en Blanc, 1998
  • Sconsiglio il desiderio di passare all’attacco che si impossessa di tutti gli uomini, quando ci troviamo aggrediti. Strappare il reggiseno, ad esempio, e gettarlo dalla finestra. E dopo, triste bruto, che cosa farai dopo? I più bei seni del mondo saranno sempre più belli se tu li lasci nel loro scrigno.
    Bertrand Blier, Existe en Blanc, 1998
  • Non ho mai capito perché la società consenta alle donne l’uso del push-up. Il push-up è una macchina infernale che prende il nulla, il vuoto pneumatico (dirò di più), l’antimateria, e te la strizza a gobba di cammello. Quando lo vai ad aprire pieno di entusiasmo piangi come a un funerale di seconda classe in Grecia.
    Dario Cassini, Tranne mia madre e mia sorella, 2003
  • Feticismo. È questa la perversione di chi preferisce un reggiseno o una scarpa alla persona che la indossa. Tale comportamento comporta grandi vantaggi pratici: è molto più facile infatti procurarsi un reggiseno vuoto che un reggiseno pieno.
    Giobbe Covatta, Sesso? Fai da te!, 1996
  • La “donna balena”, detta a volte donna orca perché quando la si vede si dice: «Orca miseria che zizze!» Questo tipo di donna usa come reggiseno la stessa imbracatura che si utilizza negli acquari per sollevare i cetacei da cui prende il nome.
    Giobbe Covatta, Sesso? Fai da te!, 1996
  • Un accessorio utilizzato dalle donne per valorizzare il busto è il “reggiseno”, un indumento intimo che ha avuto alterne fortune. Vi è stato infatti un periodo, negli anni Settanta, in cui le donne bruciavano i reggiseni in piazza; se le stesse donne lo facessero oggi inciamperebbero, per cui il reggiseno è tornato di moda. E dopo anni e anni di ricerca su ferretti, stecche e balconcino, si è finalmente arrivati al mitico Wonderbra, che riesce a convogliare sul davanti brandelli di pelle ripescati anche da dietro le orecchie. La raccomandazione è quella di non slacciarlo mai perché, per via di un incantesimo, quando questo accadesse tutto, come in un flipper, tornerebbe al posto suo e la delusione sarebbe enorme.
    Giobbe Covatta, Sesso? Fai da te!, 1996
  • Reggiseno. In America succede una cosa strana. Un uomo si volta (oppure fischia, se ha l’abitudine di farlo) ammirando quello che è chiaramente un artificio. È una cosa molto commovente, che prova quanto siano idealisti gli uomini.
    Marlene Dietrich, Dizionario di buone maniere, 1962
  • Scommetto che per te il mondo è un grande reggiseno che aspetta di essere slacciato.
    Don Draper (Jon Hamm), in Mad Men, 2007/…
  • Una donna è veramente nuda, in quanto donna, solo quando è semivestita. Perché la degradazione rilevi, è quindi necessario che sul corpo nudo di lei resti qualche elemento che ricordi la donna. Possono essere gli orecchini, la collana, i braccialetti, l’orologio, la catenella intorno alla vita o al piede, il reggiseno, la camicetta, le scarpe.
    Massimo Fini, Dizionario erotico, 2000
  • Dopo cinquecento anni, continuavano a metterli dietro, i fermagli dei reggiseni.
    Joe Haldeman, Guerra eterna, 1974
  • Il seno […] è diventato il tema dominante della cultura americana: letterature, pubblicità, tutti i settori dello spettacolo, ovunque! Io scommetto quello che vuole che se le donne americane smettessero di portare il reggipetto tutta la vostra economia nazionale crollerebbe sull’istante!
    Algernon Hawthorne (Terry-Thomas), in Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo, 1963
  • Il reggiseno deve sostenere qualcosa che per colpa di un calcolo errato è più pesante del dovuto, e perciò ha bisogno di un’armatura. supplementare, un po’ come il balcone di un edificio costruito con imperizia, che si deve puntellare con pilastri e sostegni perché non crolli. In altre parole: il reggiseno rivela l’aspetto tecnico del corpo femminile.
    Milan Kundera, L’immortalità,  1990
  • Quando incontrava una sua conoscente senza reggiseno, ad esempio la moglie di un amico o una collega, constatava con sorpresa che non era lei a vergognarsi, ma lui. Era in imbarazzo e non sapeva dove mettere gli occhi. Cercava di evitare di posarli sul seno, ma non era possibile, perché i seni nudi si vedono anche se l’uomo guarda una mano o gli occhi di una donna.
    Milan Kundera, L’immortalità,  1990
  • La relazione con l’intimo non è mica così facile. Parliamo del reggiseno. Inferno di ogni donna che si meriti questo nome. Se sei dinamica e proiettata a tutta birra nella performance, c’è il reggiseno sportivo. Completamente elasticizzato. Bello, per carità. Però non è che regge. Spalma. Di due tette non te ne rimane neanche più una. Solo un leggero spessore a livello del décolleté. Poi ci sono i reggiseni fantasia. Di tulle, garza, retino per le farfalle. Quelli nascono molli e finiscono mosci. Sembran fatti di cicles. Son reggiseni senza carattere. Abulici. Seguono impassibili la discesa della tetta senza opporre resistenza. Non reggono neanche la durata. Due giri di lavatrice ed è come legarsi al petto la pelle del salame.
    Luciana Littizzetto, Col cavolo, 2004
  • Col push up perdi il seno e ti ritrovi al suo posto un mostruoso siluro che spara sul davanti come un unicorno. Un cofano puntuto. Un imbuto da damigiana ma rovesciato. Se invece di seno sei sprovvista puoi sempre tuffarti tra le braccia di un reggiseno a olio. Ripieno di bagna cauda. Oppure con le coppe. Una a destra e una a sinistra. Primo e secondo premio. A meno che non voglia farti sollevare il tutto dal reggiseno col ferretto. Che in realtà è una putrella di ghisa che va ad appoggiarsi esattamente sulla piega della costola e a lungo andare te la lima.
    Luciana Littizzetto, Col cavolo, 2004
  • Il classico reggiseno a balconcino, che ti fa quel bel davanzale adatto ad appoggiare vasetti di primule, ciuffi di mimosa e in estate anche il dondolo e l’ombrellone. Da un po’ però ‘sti balconcini
    hanno la ringhiera sempre più bassa. Devi stare attenta. Se ti sporgi troppo finisce che ti ritrovi le tette al pian terreno.
    Luciana Littizzetto, Col cavolo, 2004
  • La prima femminista del mondo a bruciare il reggipetto è stata Giovanna D’Arco.Makaresko-Trani (fonte sconosciuta – segnalala ad Aforismario)
  • Oggi ci si aspetta poco dalla filosofia, poiché si è già soddisfatti di considerare come Assoluto qualsiasi cosa sia avvolta da un reggiseno.
    Marshall McLuhan, La sposa meccanica, 1951
  • I reggiseni sono una viltà naturale delle donne, mettono in evidenza le grazie dell’apocalisse. Essi servono, fatti a balconcino o a coppette, per sollevare qualche cosa che volgarmente cadrebbe. Il reggiseno è scherzoso e ammiccante e lascia prevedere lo scioglimento del tutto. I suoi legacci sono impropri, messi lì apposta per scatenare l’inferno.
    Alda Merini, La vita facile, 1996
  • Credo che il reggiseno sia il pezzo più scabroso del guardaroba femminile. Se non ne siete convinte fate questo test: provate a lanciarne uno a un ragazzino di nove anni. Reagirà come se gli aveste tirato in testa un topo vivo. Scapperà via urlando e con le mani alzate. Non è in grado di affrontare la scabrosità del reggiseno.
    Caitlin Moran, Ci vogliono le palle per essere una donna, 2011
  • Oh, Reggiseno, mio Reggiseno, ti adoro! Sei l’equivalente intimo del prezzemolo: stai bene con tutto. Infilando nel giusto reggiseno ciò che è avanzato delle vostre mammelle con l’aiuto di una vanga o di uno dei vostri cari, vedrete che la materia grezza verrà modellata in due dolci collinette.
    Caitlin Moran, Ci vogliono le palle per essere una donna, 2011
  • A qualsiasi idiota che vi dica: «Sei una femminista? Allora bruci i reggiseni, eh? EH? Bruci i reggiseni, femminista?» dovrete rispondere con massima calma: «Stolto, STOLTO. Il reggiseno è un mio amico, un amico di petto, il mio amico del cuore.
    Caitlin Moran, Ci vogliono le palle per essere una donna, 2011
  • Ti ho detto / che secondo me era meglio la seconda, / ma tu / hai voluto mettere la terza… / Per forza adesso ti ballano le tette…
    Flavio Oreglio, Poesie catartiche, 2003
  • I reggiseni push-up o la biancheria intima (ormai non più nascosta, ma esibita come parte stessa dell’abbigliamento) sono la manifestazione concreta dell’autostima femminile in funzione dello sguardo maschile, e non mirano necessariamente a una conquista sessuale. In maniera analoga, un’automobile molto potente o una barca veloce rafforzano (grazie allo sguardo e all’ammirazione o invidia degli altri) l’autostima maschile.
    Willy Pasini, L’autostima, 2001
  • Negli anni ’60, come ogni brava femminista in erba, ho bruciato il mio reggiseno, ma adesso che siamo negli anni ’90 ho capito che la Playtex mi “sosteneva” decisamente meglio di qualsiasi uomo abbia conosciuto.
    Susan Sweetzer, cit. in Amanda Newman, le donne vengono da Venere, gli uomini dall’Inferno, 1999
  • Con una mano le ho slacciato il reggiseno. Con una mano. Era di quelli meravigliosi con la chiusura di plastica che basta mettere un dito dietro e, tic, si slacciano subito. Non era di quelli tremendi con i gancetti che magari riesci a sganciarne solamente uno e l’altro si prende tutta la tensione e non riesci più ad aprirlo e dallo sforzo le dita ti diventano dei würstel.
    Fabio Volo, È una vita che ti aspetto – 2003
  • Il reggiseno è un ideale di democrazia: divide la destra dalla sinistra, sostiene le masse e attira a sé il popolo.
    Anonimo
  • Le taglie di un reggiseno: priva, seconda, terza, quanta.
    Anonimo
  • Reggiseno: indumento femminile che spesso promette più di quanto mantiene.
    Anonimo

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