Nella mattina di oggi, venerdì 20 dicembre, si terrà la sentenza del processo Open Arms che vede imputato Matteo Salvini. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, arrivato in aula, ha dichiarato: “Sono tranquillo”. L’accusa ha richiesto 6 anni di carcere. L’udienza avrà inizio alle 9:30.
Matteo Salvini, oggi la sentenza del processo Open Arms
L’aula bunker è gremita di giornalisti in attesa della sentenza del processo Open Arms, che dovrebbe essere emessa al termine dell’udienza di oggi. Matteo Salvini, per il quale il pubblico ministero ha richiesto una condanna di 6 anni per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, è seduto accanto al suo avvocato Giulia Bongiorno, nei banchi a sinistra dei giudici. Anche la saletta riservata al pubblico è affollata.
Salvini è arrivato in aula: “Sono sereno”
«Sono profondamente orgoglioso di quanto ho realizzato, ho mantenuto le promesse fatte e ho combattuto contro l’immigrazione di massa. Qualunque sia la decisione di oggi, per me è una giornata positiva perché sono fiero di aver difeso il mio Paese. Rifarei e continuerò a fare tutto ciò che ho fatto, e sono grato per le dimostrazioni di affetto che ricevo da tanti italiani. Entro in aula con orgoglio per il mio operato. Non mi arrenderò mai». Queste le parole di Matteo Salvini prima di entrare nell’aula bunker del carcere Pagliarelli per l’udienza del processo Open Arms, dove è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.
Le dichiarazioni prima della sentenza
«Se verrò dichiarato innocente, sarò felice per i miei figli e perché ho svolto il mio lavoro. Se invece sarò giudicato colpevole, non mi pentirò affatto, ho sempre difeso il mio Paese da immigrati clandestini e trafficanti», ha affermato Salvini durante una diretta social alla vigilia della sentenza. «Sarebbe un problema per l’Italia e per gli italiani avere un ministro che ha bloccato gli sbarchi condannato; immaginate dove andrebbero a finire i trafficanti, gli scafisti e i delinquenti e come porterebbero questi disperati», ha aggiunto.
«Chi non si espone, chi non supera le difficoltà, non raggiunge alcun traguardo. Io, a 51 anni, sarò comunque orgoglioso di ciò che ho fatto, indipendentemente dall’esito. Se mi assolvono, ho fatto il mio dovere e arrivederci sinistra. In caso di condanna, faremo appello, considererei tale decisione una grave ingiustizia e un danno non solo per me, ma per il Paese», ha concluso.
«Non ho paura, mi sento come nella canzone di Venditti ‘Notte prima degli esami’, sono orgoglioso e felice di ciò che ho realizzato. Questa è solo la sentenza di primo grado; ci sarà l’appello e poi la Cassazione. Tolgo un po’ di soddisfazione a chi spera nel mio fallimento. Se dovessi essere condannato, farò ricorso e continuerò a svolgere il mio lavoro», ha dichiarato.
Di cosa è accusato Salvini
Il leader della Lega è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito, nell’agosto del 2019, lo sbarco di 147 migranti a bordo della nave ong spagnola Open Arms, quando era ministro dell’Interno. Lo scorso 14 settembre, l’accusa ha richiesto la condanna di Salvini. Il 18 ottobre, invece, sarà la volta della difesa, che ha chiesto l’assoluzione del ministro, atteso oggi a Palermo.