Cronaca

Femminicidio a Bologna, la sorella di Alessandra: “Era al telefono con me quando l’ha uccisa”

“Si sono frequentati per lo più a distanza per un annetto, visto che lui faceva il calciatore in Sicilia. Era al telefono con me quando l’ha uccisa”, la macabra dichiarazione

Ha dell’orrore la dichiarazione della sorella di Alessandra Matteuzzi, la vittima dell’omicidio avvenuto ieri sera a Bologna mentre rientrava a casa: “Si sono frequentati per lo più a distanza per un annetto, visto che lui faceva il calciatore in Sicilia. Era al telefono con me quando l’ha uccisa”.

Omicidio a Bologna, la dichiarazione della sorella di Alessandra

Un racconto che ha macchie dell’orrore, quello pronunciato da Stefania, la sorella di Alessandra Matteuzzi, la 56enne uccisa a colpi di martello e altri oggetti contundenti: “Era al telefono con me quando è stata uccisa”.

Il racconto inquietante

“Ho sentito le urla, quando è scesa dalla macchina ha iniziato a gridare come una pazza: ‘No, Giovanni no, ti prego!’. Io ho chiamato subito i carabinieri, ma alla fine l’ha massacrata di botte”, dice, trattenendo le lacrime a stento. Un racconto inquietante e che fa venire i brividi.

Stefania: “C’era già una denuncia”

“C’era già una denuncia, erano stati sentiti dei sentimenti e sentito il pm” assicura Stefania. La storia tra Sandra e Padovani andava avanti da “un annetto, era una relazione a distanza visto che lui faceva il calciatore in Sicilia, si vedevano una volta al mese più o meno” ricorda la donna. “Da gennaio era iniziata una vera e propria ossessione, lui le faceva degli agguati nelle scale, staccava la luce di casa sua e aveva rotto dei bicchieri” afferma la sorella della vittima.

Omicidio a Bologna, chi è Giovanni Padovani: il calciatore killer

Si chiama Giovanni Padovani, di 27 anni ed è un calciatore e modello, l’uomo che ieri sera avrebbe ucciso la compagna Alessandra ‘Sandra’ Matteuzzi di 56 anni a martellate. La donna sarebbe stata colpita con una mazza e altri oggetti contundenti. L’uomo, arrestato, in precedenza già era stato denunciato dalla vittima e aveva ricevuto il divieto di avvicinamento che ieri è stato infranto fino a compiere l’insano gesto. Nato a Senigallia, in provincia di Ancona, il 27 enne dovrà rispondere di omicidio aggravato.

La dinamica

Secondo quanto riferito dalla Polizia, si tratterebbe del compagno della vittima. Le forze dell’ordine sono intervenute nel quartiere della donna intorno alle 21:30 per una segnalazione di una violenza lite. Padovani, secondo una prima dinamica, aspettava Sandra sotto casa da circa 2 ore. Alle 21 Sandra, come la chiamavano tutti, è arrivata e gli ha urlato di andarsene ma lui non ha sentito ragioni e l’ha aggredita, trascinata sotto al portico del palazzo avrebbe preso un martello e l’avrebbe colpita fino a farle trovare la morte.

L’allarme

L’allarme è stato lanciato da un residente della stessa palazzina, che udendo le urla disperate della donna ha subito pensato al peggio. La 56enne è stata trovata dai soccorsi già a terra, con una ferita alla testa ed era in stato di incoscienza. Trasportata in ospedale, è morta poco dopo.

Sul posto era presente anche l’aggressore che è stato arrestato.

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