Cronaca

Valentina Boscaro, l’omicidio e la confessione su Mattia Caruso: “Cercò di farmi mangiare una tartaruga”

Omicidio Mattia Caruso, il racconto di Valentina Boscaro: "Una volta voleva farmi mangiare una tartaruga morta"

Emergono dettagli sulla vicenda di Valentina Boscaro, la ragazza che ha confessato di aver ucciso Mattia Caruso, 30enne assassinato con una pugnalata al cuore. La giovane, 31 anni, si trova agli arresti domiciliari e ieri ha ricevuto la visita del suo avvocato per pianificare come comportarsi davanti al gip del tribunale di Padova per la convalida del fermo d’indiziato di delitto per il reato di omicidio volontario come riportato da Il Mattino.

Omicidio Mattia Caruso, il racconto di Valentina Boscaro

“Sta male – spiega il legale, Nicola Guerra – È sotto choc perché si rende conto di quel che è avvenuto. Una cosa che Valentina Boscaro non avrebbe mai voluto accadesse”. Eppure la 31enne ha fatto di tutto pur di scamparla, inventando bugie, mettendo in atto depistaggi. Un castello di menzogne che è crollato dopo quattro giorni di “resistenza”.

Il racconto: “La nostra era una storia burrascosa, litigavamo sempre. Mi picchiava e mi minacciava, una volta voleva farmi mangiare una tartaruga morta. Quella sera guidava veloce, ha iniziato a strattonarmi tirandomi le mutande. È imprevedibile quando beve. Io ero stanca ed esasperata, ho visto il suo coltello sul cruscotto, l’ho preso e l’ho colpito”.

Omicidio a Padova, fermata la fidanzata di Mattia Caruso

Si chiama Valentina Boscaro la fidanzata di Mattia Caruso, il 30enne della provincia di Padova ucciso nella notte tra domenica 25 e lunedì 26 settembre. La ragazza è stata fermata con l’accusa di aver ucciso il 30enne di Albignasego. Caruso e Boscaro erano insieme ai Laghi di Sant’Antonio, dove l’uomo è stato ucciso fuori da un locale durante una lite.

La ricostruzione della donna non aveva convinto gli investigatori e, nell’interrogatorio in caserma, Boscaro avrebbe infine ammesso di aver ucciso il compagno con un coltello a serramanico. Abano Terme (Padova), accoltellato al cuore in strada: ucciso un 31enne, caccia al killer

Pur essendo ferito in maniera grave, Mattia Caruso ha avuto la forza di mettersi alla guida della sua auto per poi accasciarsi esanime al suolo. Inutile il trasporto in ospedale, dove è morto poco dopo il ricovero.


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Mattia Caruso

La ricostruzione

Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno aperto le indagini per chiarire quanto avvenuto, ritrovare l’arma del delitto e possibilmente la persona che gli ha inferto il fendente letale: si indaga per omicidio volontario. Al vaglio anche le immagini di videosorveglianza della zona.

Da una prima dinamica, il 30enne aveva trascorso la serata in compagnia della fidanzata. La coppia avrebbe lasciato il locale alle 23.30 e si è diretta verso l’automobile, dove l’uomo ha aspettato un conoscente. Pochi i minuti che sono passati tra il litigio e l’accoltellamento. Mattia, invece di allertare i soccorsi, avrebbe preso l’auto e sarebbe andato via. Poco dopo ha accostato e si è accasciato sul volante.

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