Sono arrivate sei condanne a 28 anni di reclusione per altrettanti imputati accusati dell’omicidio di Salvatore Bramucci a Soriano nel Cimino in provincia di Viterbo. Invece, non è stata emessa nessuna pena all’ergastolo.
Omicidio Salvatore Bramucci a Viterbo: condanne a 28 anni per i sei imputati
Il 7 agosto 2022, Bramucci è stato colpito da sei proiettili mentre si trovava nella sua auto, a breve distanza dalla sua abitazione in località Acquafredda. Secondo le indagini, il delitto potrebbe essere stato motivato dalla decisione di Bramucci di lasciare la famiglia portando con sé una considerevole somma di denaro. Le indagini, condotte dai carabinieri sotto la direzione del PM Massimiliano Siddi, hanno portato, due mesi dopo, all’arresto di due presunti membri del gruppo di fuoco: Tonino Bacci e Lucio La Pietra.
Il mese successivo, le manette scattarono anche per la cognata della vittima, Sabrina Bacchio, accusata di essere l’organizzatrice dell’omicidio. Il 26 settembre 2023, fu arrestata anche la moglie di Bramucci, Elisabetta Bacchio, ritenuta la mandante. Per la vedova Elisabetta Bacchio, i cognati della vittima Sabrina Bacchio e Costantin Dan Pomirleanu, i due presunti sicari Tonino Bacci e Lucio La Pietra, e l’amico comune Alessio Pizzuti, ultimo a essere arrestato, tutti accusati di omicidio pluriaggravato, a novembre la procura aveva richiesto 4 ergastoli e due condanne a 24 e 18 anni.
Nel pomeriggio di oggi, la corte d’assise del tribunale di Viterbo ha emesso la sentenza di primo grado: la moglie e la cognata di Bramucci sono state condannate a 24 anni di reclusione. Tonino Bacci, ritenuto il capo del gruppo di sicari, ha ricevuto una condanna di 28 anni. Lucio La Pietra, un altro membro del “gruppo di fuoco”, è stato condannato a 27 anni, mentre Costantin Dan Pomirleanu, cognato di Bramucci, ha ricevuto una pena di 20 anni per aver distribuito i soldi ai killer. Infine, Alessio Pizzuti è stato condannato a 18 anni, poiché, pur avendo partecipato all’organizzazione dell’omicidio, non ha preso parte attivamente all’azione delittuosa.