Cronaca

Omicidio di Willy, per la mamma dei fratelli Bianchi è una sentenza ingiusta: “Non sono stati loro”

Omicidio di Willy Monteiero Duarte, parla la mamma dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi: "Non sono stati loro, è una sentenza ingiusta"

I fratelli Marco e Gabriele Bianchi sono stati condannati all’ergastolo per l’omicidio di Willy Monteiero Duarte. La tragedia si consumò nel settembre del 2020 quando il giovane nel tentativo di difendere un amico in difficoltà venne brutalmente pestato dai fratelli Bianchi e Mario Pincarelli. Per la famiglia dei Bianchi e il loro avvocato, però, si tratterebbe di una “sentenza ingiusta”.

Omicidio Willy, che cos’ha detto la madre dei fratelli Bianchi sulla sentenza

Come racconta anche Il Corriere della Sera, i genitori dei due non hanno ancora parlato con nessuno se non con l’avvocato e i parenti più stretti: “Si tratta di una sentenza ingiusta, non ce lo aspettavamo: sono stati condannati a furor di popolo”. 

La mamma dei fratelli Bianchi aveva già commentato la vicenda durante un colloquio in carcere: “Siete su tutti i giornali. Nemmeno se fosse morta la regina”, aveva detto durante una conversazione che è stata intercettata. Nel corso dello stesso incontro aveva rivelato ai figli di essersi fatta carico di tutta la situazione, mentre il marito non aveva il coraggio neppure di presentarsi in carcere “sennò gli piglia un infarto”. Infine, avrebbe dichiarato: “Quando sarà tutto finito, quante persone mi levo dananzi (davanti) quante!”

Cosa sappiamo sull’omicidio di Willy Monteiero Duarte

Venne ucciso durante un pestaggio il 6 settembre 2020 a Colleferro nel tentativo di difendere un amico in difficoltà. I responsabili dell’omicidio, tutti originari di Artena, vennero identificati quali Gabriele e Marco Bianchi e Mario Pincarelli, già conosciuti alle forze dell’ordine per pestaggi, spaccio e riscossione di spaccio per conto di terzi, e Francesco Belleggia, incensurato.

La brutalità del pestaggio ebbe forte impatto sull’opinione pubblica italiana e fece sì che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli conferisse la medaglia d’oro al valore civile alla memoria. Il processo ai quattro imputati è iniziato il 10 giugno 2021 presso la corte d’assise di Frosinone. Il 4 luglio 2022 i fratelli Bianchi sono stati condannati in primo grado all’ergastolo, mentre Mario Pincarelli a 23 anni e Francesco Belleggia a 21 anni.

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