Cronaca

Oristano, sacerdote vittima di abusi sessuali in seminario: il racconto

Un sacerdote della provincia di Oristano confessa di essere stato vittima di abusi sessuali in seminario. Padre Paolo Contini ha affidato a Facebook il suo racconto, rivolto ai fedeli della comunità cristiana di Abbasanta, Ghilarza e Norbello.

Oristano, sacerdote vittima di abusi sessuali in seminario: il racconto

“Voglio confessarvi una dolorosissima verità” scrive padre Paolo, raccontando di aver subito abusi sessuali quando frequentava il seminario minore dei francescani come riportato dalle edizioni online di Unione Sarda e Nuova Sardegna.

“Normalmente sono io che ascolto le vostre confessioni ma ho deciso di mettermi io a cuore aperto davanti a tutti voi. Voglio confessarvi la verità, la dolorosissima verità che ha turbato il mio cuore in questi due anni. A metà dicembre del 2021, accidentalmente, sono venuto in possesso delle prove certe di un crimine che ho subito negli anni del mio seminario e senza alcuna titubanza ho immediatamente denunciato il pedofilo al mio vescovo”.

“Avevo 14 anni quando l’incubo ebbe inizio e per anni ho dovuto subire inaudite violenze. In seguito alla mia prima denuncia, il pedofilo è stato ‘condannato’ a due o tre mesi da trascorrere in Terra Santa. Al suo ritorno la sua diocesi lo ha promosso parroco di una parrocchia balneare, dove ogni anno transitano migliaia di bambini. La mia non è una battaglia contro la Chiesa. Amo la Chiesa, la servo convintamente e voglio continuare a servirla fino all’ultimo giorno della mia vita terrena. La Chiesa è un corpo sano in cui possono sorgere cellule cancerogene: i pedofili. A breve inizierà un processo giudiziale penale e sicuramente sarò impegnato cuore e anima in questo percorso. Non abbandonerò il servizio alle nostre comunità e vi assicuro il solito impegno in ogni nostro appuntamento. Questa è la chiesa di Papa Francesco – conclude – in cui non possono trovare spazio inutili timidezze, nel denunciare apertamente coloro che si sono macchiati di reati tanto odiosi come la pedofilia”.

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