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Il 12 gennaio 1986 nasce Pablo Osvaldo: ex calciatore della nazionale italiana

Percorriamo insieme la vita di Pablo "Dani" Osvaldo. Calciatore svincolato che per tre anni è stato frontman dei "Barrio Viejo"

Pablo Daniel Osvaldo (detto Dani) è un attaccante argentino e naturalizzato italiano che ha conquistato diverse squadre italiane, dalla Roma alla Fiorentina. Dal 2016 al 2019 aveva abbandonato il calcio per dedicarsi alla musica (con la band “Barrio Viejo”) salvo poi ritornare a giocare in argentina col Banfield e rimanere svincolato dopo sole tre partite.

12 gennaio 1986: nasce Pablo Osvaldo: ex attaccante della Nazionale

Nato a Lanús, in Argentina, il 12 gennaio 1986, Pablo Osvaldo cresce con la grande passione per il calcio come molti bambini con il mito del connazionale Maradona. Con quest’ultimo, Osvaldo condivide anche la città di nascita.


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Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con Pablo Daniel Osvaldo e il commissario tecnico della nazionale italiana Cesare Prandelli.

A soli nove anni Pablo Osvaldo comincia la sua scalata verso il successo: entra infatti nella squadra locale giovanile per poi trasferirsi al Banfield e allo Huracán. Il suo vero debutto in prima squadra avviene a 17 anni, dando prova del suo talento grazie a 11 gol collezionati in 33 gare.

Pablo Osvaldo in Italia

L’anno successivo rappresenta una tappa importante per la sua carriera: si trasferisce in Italia per giocare nell’Atalanta, in serie B. Anche se presenzia solo in tre partite, offre un contributo importantissimo. Sigla infatti il gol che porta l’intera squadra alla vittoria del campionato.


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Osvaldo con la maglia della Fiorentina nel 2007.

Passa poi al Lecce, alla Fiorentina, al Bologna, all’Espanyol, alla Roma per poi essere prestato alla Juventus, all’Inter e al Boca Juniors. Insomma, una carriera fatta di continui trasferimenti e corse in campo che cessa nel 2016, anno in cui annuncia il suo ritiro.

La cittadinanza italiana

Anche se argentino, Pablo Osvaldo riesce a ottenere la cittadinanza italiana grazie a degli antenati italiani che dalla provincia di Ancona si trasferirono in Argentina.


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Osvaldo alla Fiorentina nel 2008, nella sfida di Coppa UEFA contro l’Everton.

Grazie a questa mossa arriva la concessione per giocare nella nazionale italiana. Debutta nel 2007 nel campionato Under 21. Fa anche parte della squadra olimpica che l’anno successivo vede l’Italia vincere contro il Cile grazi: il gol decisivo è proprio suo.

Gli anni Duemiladieci

La parentesi della nazionale giovanile è molto breve: Pablo Osvaldo passa a quella maggiore nel 2011, grazie a Cesare Prandelli che scorge un talento meritevole di giocare in un contesto importante. Pablo Gioca due partite agli Europei 2012 come sostituto, ma diventa titolare qualche mese dopo giocando la partita contro l’Uruguay a Roma.


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Osvaldo in allenamento con la Roma nell’estate 2012.

Osvaldo però non riesce a finalizzare spesso i gol e ciò gli preclude la maglia per i Mondiali del 2014.

L’amore per le donne e per la musica

Pablo Daniel Osvaldo è sempre stato notato dalle donne per la sua bellezza; non sorprende che l’argentino abbia avuto molte donne. Dal suo matrimonio con la prima moglie Ana è nato il figlio Gianluca, seguito da Victoria e Maria Helena dall’italiana Elena. In seguito, dall’attrice e cantante argentina Jimena Barón ha avuto Morrison, il suo quarto figlio.


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Dopo essersi ritirato dal calcio a soli 30 anni, Pablo Osvaldo ha deciso di seguire la sua passione per la musica fondando il gruppo Barrio Viejo, una sorta di rock ‘n’roll argentino.

La band ha anche pubblicato l’album “Liberaçion” per l’etichetta Sony Argentina, riscuotendo un discreto successo, anche in Italia dove la band ha fatto un piccolo tour promozionale.


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Un altro progetto di Pablo Daniel Osvaldo è quello di cimentarsi nel ballo: viene arruolato infatti come concorrente di Ballando con le Stelle, per l’edizione del 2019. Dopo un passato fatto di scatti in campo con le sue agili gambe, diviene interessante vederlo all’opera con balli di coppia e piroette, prestando inoltre la sua verve rock’n’roll al rigore della danza.

Ritorno al calcio giocato e immediata rescissione

Il 2 gennaio 2020, ad oltre tre anni dalla decisione di ritirarsi dal calcio giocato, viene tesserato dal Banfield, club della Superliga argentina, con cui firma un contratto annuale.


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Quasi quattro anni dopo l’ultima partita di calcio professionistico giocata, torna in campo il 16 febbraio 2020, subentrando a Jesús Dátolo per l’ultimo quarto d’ora del match di campionato perso per 1-0 in casa del River Plate. Rimane svincolato dopo sole due partite disputate.

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