Cronaca

Padre Bianchi lascia la Comunità di Bose: “Solo il silenzio esprime la verità”

Padre Enzo Bianchi lascia la Comunità di Bose. Una nota pubblicata sul sito della Comunità nella tarda serata di ieri, lunedì 1 giugno, è stato annunciato l’addio dell’ex priore, fondatore della comunità nel 1965, accettando tutte le disposizioni contenute nel Decreto della Santa Sede che ne disponeva l’allontanamento.

Padre Enzo Bianchi lascia la Comunità di Bose 

Enzo Bianchi  è un saggista italiano, monaco laico, fondatore della Comunità monastica di Bose, a Magnano, della quale è stato anche priore dalla fondazione fino al gennaio 2017, dalla quale viene allontanato per ordine della Santa Sede nel maggio 2020 per divergenze col successore, dopo un’ispezione durata mesi.

Per due volte gli è stato chiesto se volesse essere ordinato presbitero, ma rispose che desiderava “restare un semplice cristiano, laico come lo sono i monaci”. Molto feconda è anche la sua attività come pubblicista di tematiche religiose e di attualità contemporanea, sui giornali La Stampala RepubblicaL’Osservatore RomanoAvvenireFamiglia Cristiana e, in Francia, La CroixPanorama e La Vie.

La Comunità di Bose

La Comunità monastica di Bose è una comunità religiosa formata da monaci di entrambi i sessi, provenienti da Chiese cristiane diverse. Sin dalla fondazione, la Comunità di Bose promuove un intenso dialogo ecumenico fra le differenti Chiese e denominazioni cristiane. Il fondatore della comunità è Enzo Bianchi; dal 26 gennaio 2017 il priore è Luciano Manicardi. Ha sede dal 1965 a Bose, frazione del comune di Magnano, in provincia di Biella.


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