Tengono il cadavere del padre in casa per oltre due anni al fine di continuare a percepire la pensione: i carabinieri hanno denunciato due fratelli di Ventimiglia di Sicilia, in provincia di Palermo.
Palermo, cadavere del padre in casa per percepire pensione
Due fratelli di Ventimiglia di Sicilia, nella provincia di Palermo, sono stati denunciati dai carabinieri per aver tenuto il cadavere del padre, un pensionato novantenne di nome Giuseppe Zagone, nella loro abitazione per oltre due anni, al fine di continuare a percepire la sua pensione. La macabra scoperta del corpo, ormai mummificato, è avvenuta venerdì scorso, quando un parente dell’anziano ha contattato i militari, preoccupato per il fatto che non riusciva a mettersi in contatto con lui da tempo. Secondo i primi accertamenti, il pensionato potrebbe essere deceduto due anni fa. I due figli sono stati denunciati per occultamento di cadavere e truffa ai danni dell’Inps, mentre la procura ha ordinato un’autopsia sul corpo dell’anziano.
Quando i carabinieri della Compagnia di Bagheria, nel Palermitano, si sono recati nell’abitazione del novantenne, si sono trovati di fronte a una scena agghiacciante. All’interno della casa era presente una bara artigianale contenente i resti mortali del 90enne, originario di Ventimiglia di Sicilia, in uno stato di decomposizione avanzato.
Le indagini
Sono state avviate immediatamente le indagini per chiarire i fatti e le responsabilità, sotto la direzione della Procura della Repubblica. Gli inquirenti hanno subito focalizzato la loro attenzione sui due figli dell’uomo, gli unici a mantenere contatti con il padre, che sembravano averlo isolato da altri familiari e amici. Per questo motivo, nella stessa serata della macabra scoperta, sono stati condotti in caserma e interrogati.
Le loro dichiarazioni non hanno convinto completamente gli investigatori, che li hanno denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese per occultamento di cadavere e truffa ai danni dell’Inps. Attualmente, gli inquirenti stanno valutando l’ipotesi che i due indagati, di fronte alla morte del familiare, abbiano scelto di non segnalare il decesso del padre e di nascondere il corpo per continuare a percepire la sua pensione.
Tuttavia, per i due fratelli non sono state adottate né richieste misure restrittive, e rimangono liberi. Le indagini sull’accaduto continuano per determinare le circostanze e i tempi esatti della morte del pensionato. A tal fine, la Procura della Repubblica di Termini Imerese ha ordinato un’autopsia sul corpo dell’anziano, la cui morte, secondo i primi accertamenti esterni del medico legale, potrebbe risalire addirittura a due anni fa.
Nessun segno di violenza
Tuttavia, sul corpo non sono stati riscontrati segni evidenti di violenza. Nessuno si era accorto della morte di Zagone, poiché l’uomo non usciva da tempo. La comunità di Ventimiglia di Sicilia è rimasta sconvolta. “Non abbiamo notato nulla. Anche in estate, i bambini giocano in questa strada e nessuno ha mai sentito niente. Non c’era né un cattivo odore né altro”, hanno dichiarato i residenti a Mattino Cinque, aggiungendo che il figlio “non si fidava di nessuno. Ci scambiavamo solo un saluto al mattino e alla sera”.