Cronaca

Palermo, chi รจ il concessionario di Matteo Messina Denaro

Si chiama Giovanni Tumminello il concessionario di Matteo Messina Denaro dal quale il super boss mafioso ha comprato l’auto rinvenuta dai carabinieri. In una intervista al Corriere della Sera, Tumminello ha raccontato: “Entrรฒ in concessionaria con occhiali e cappello, ma era tranquillo. Parlรฒ anche di filosofia, faceva battute, mi disse che da giovane aveva avuto una macchina sportiva potente”.

Palermo, parla il concessionario di Matteo Messina Denaro

Matteo Messina Denaro, si era rivolto a lui per acquistare una macchina. Non poteva immaginare che si trattasse del super boss di Cosa Nostra, latitante da trent’anni e arrestato lo scorso 16 gennaio. Vicenda che ha profondamente segnato Giovanni Tumminello, concessionario dโ€™auto di Palermo da cui il boss Matteo Messina Denaro ha comprato lโ€™auto con la quale si spostava negli ultimi mesi.

Lo scorso 16 gennaio, quando Messina Denaro รจ stato arrestato, Tumminello si รจ reso conto dell’identitร  del suo cliente: “Alle 11, mentre lavoravo, ho visto la notizia dellโ€™arresto del capomafia in tv. Quando hanno mostrato lโ€™immagine della carta di identitร  e rivelato il nome falso che Messina Denaro usava, Andrea Bonafede, mi sono quasi sentito male. Sono andato dallโ€™impiegato che lo aveva incontrato per primo. Ci siamo guardati e in un attimo ci siamo resi conto che lโ€™anonimo cliente al quale, un anno fa, avevamo venduto una Giulietta, in realtร  era un superlatitante. Ho continuato a lavorare, pur con grande inquietudine. Ma confesso che alla fine della giornata, in auto da solo, mi tremavano le gambe“.

Ovviamente, Messina Denaro si presentรฒ con l’alias di Andrea Bonafede: “Entrรฒ con occhiali e cappello, ma faceva freddo, era gennaio e non mi sembrรฒ strano. Non era particolarmente elegante, nรฉ griffato. Ci propose la permuta con una Fiat 500 che, disse, apparteneva alla madre e chiese di vedere una Giulietta che aveva notato sul nostro sito. Fu tutto ordinario. Io valutai la sua macchina, che, tra parentesi, era pulitissima e tenuta benissimo: ricordo che profumava. Gli dissi che gli avrei dato 10mila euro. Lui acconsentรฌ. I giorni dopo ci scambiammo dei messaggi su whatsapp. Un profilo comune il suo, senza foto. Poche parole, mi confermรฒ lโ€™interesse per la macchina“.

Ma come รจ Messina Denaro?

“Ricordo una persona gentile, educata. Gli regalai un tagliando, mi ringraziรฒ. Volle che gli spiegassimo bene il funzionamento della Giulietta. Chiacchierammo unโ€™oretta nella mia stanza (alla parete ci sono decine di calendari dei carabinieri ndr) in attesa che la macchina arrivasse in concessionaria. A me sembrรฒ addirittura colto. Fece citazioni storiche, non ricordo a che proposito ma venne fuori Garibaldi, parlรฒ anche di filosofia. Certi clienti si dilungano su cose personali o discutono di auto, lui no. Mi disse solo che da ragazzo aveva avuto una macchina sportiva potente“.

Il pagamento dell’auto

“Il 10 gennaio mi fece un bonifico bancario con lโ€™intera somma. Disse che lโ€™intestataria del contratto doveva essere sua madre, ma che data lโ€™etร  non poteva portarla a Palermo. Sbrigammo tutte le pratiche e, avuti i documenti, รจ andato via con la Giulietta“.

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