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Papa Francesco, i dieci anni del suo pontificato

Papa Francesco, sono esattamente dieci anni del suo pontificato. “Fratelli e sorelle buonasera”, era il 13 marzo del 2013 quando il Cardinale Jorge Mario Bergoglio si presentava al mondo nelle vesti di pontefice. Fu il primo atto della sua rivoluzione.

Papa Francesco, oggi sono dieci anni del suo ponteficato

Fratelli e sorelle buonasera”, con queste parole il nuo Papa Bergoglio si presentava al mondo nelle vesti di Pontefice, affacciandosi dalla loggia centrale di Piazza San Pietro. Un ponteficato semplice con tante rivoluzioni, si capì subito.

Da quella sera sono trascorsi 10 anni di continue sfide e ricordi: dal primo viaggio a Lampedusa per esprimere la sua vicinanza ai migranti, alla pandemia Covid, dall’impegno per l’ambiente alla guerra tra Russia e Ucraina.

L’elezione del Papa

Bergoglio non era considerato “papabule” e quando il Cardinale Tauran pronunciò il suo nome, non tutti furono d’accordo. “Fratelli e sorelle buonasera”, le prime parole pronunciate dalla loggia centrale di Piazza San Pietro

Il primo viaggio

“Non c’era la chiave della bomba atomica”, così rispose scherzosamente il Pontefice sul contenuto della valigia che si era portato in aereo. “L’ho portata perché lo faccio sempre faccio così quando viaggio, c’è il rasoio, il breviario, l’agenda, un libro da leggere, era su santa Teresina”. “L’ho sempre portata – ha ribadito il Papa parlando della sua borsa di cuoio nera – è normale, dobbiamo essere normali è un po’ strano quello che mi chiede: è normale, dobbiamo abituarci alla normalita’ della vita”.

L’impegno del Papa verso i migranti, da Lampedusa a Cutro

“I trafficanti di esseri umani siano fermati, non continuino a disporre della vita di tanti innocenti. I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte. Le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate”. Queste le parole pronunciato lo scorso 5 marzo sul naufragio di Steccato di Cutro.

L’8 luglio 2013 il papa andò a Lampedusa. Fu il primo viaggio italiano del pontificato. Una volta arrivato sull’isola getta una corona di fiori in mare in memoria delle tante vittime che erano partite dalla propria Patria per un futuro migliore.

Poi una frase: “La cultura del benessere, che ci porta a pensare a noi stessi, ci rende insensibili alle grida degli altri, ci fa vivere in bolle di sapone, che sono belle, ma non sono nulla, sono l’illusione del futile, del provvisorio, che porta all’indifferenza verso gli altri, anzi porta alla globalizzazione dell’indifferenza. In questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza. Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro”.

I viaggi nel nome del dialogo ecumenico

Da Lampedusa, il Pontefice si è spostato diverse volte in luoghi di frontiera: a Betlemme Bergoglio pregò sul muro che divide Israele e Palestina, a Lesbo incontrò i profughi, al confine messicano con gli Usa pregò con i migranti.

Nel 2016, Bergoglio va a Lund, in Svezia, per partecipare alle celebrazioni per i 500 anni della riforma luterana. E ancora, nel 2019, il viaggio ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti.

La pandemia e la guerra in Ucraina

Nel 2018 si è diffuso lo scandalo degli abusi sessuali su minori commessi da preti. Tra i gesti più forti su questo tema è stata la convocazione di tutti i vescovi del Cile e l’offerta delle dimissioni dell’intero episcopato.

Nei periodi più bui per l’Italia, in pieno lockdown, Bergoglio pergò sotto una pioggia battente davanti al crocifisso miracoloso di San Marcello (salvò Roma dalla peste nel 1600), implorando a Dio di fermare l’ondata Covid.

Poi la guerra scoppiata in Ucraina per mano della Russia. Il Papa è stato in continuo contatto con i presidenti delle due Nazioni per cercare di porre fine alle stragi che si sono susseguite per colpa dell’invasione. Così il costante appello alla pace e al disarmo nucleare.

Il libro

Dopo l’Angelus, di ieri mattina, sono state distribuite copie del libro “Perché avete paura? Non avete ancora fede?” che ricorda il momento in cui Francesco pregò solo in una piazza vuota per la fine della pandemia: “Proprio due anni fa – ha ricordato il Papa all’Angelus – da questa piazza abbiamo elevato la supplica per la fine della pandemia. Oggi l’abbiamo fatto per la fine della guerra in Ucraina”. Poi ha annunciato che ai fedeli presenti in piazza sarebbe stato regalato il libro che ricorda quell’evento “per aiutare a pregare nei momenti di difficoltà senza paura, avendo sempre fede nel Signore”.

Un Papa social e green

Un Papa attento al tema dell’ambiente e della cura della Terra e un Papa social accanto ai tanti che lo amano. Inoltre, Beegoglio ha voluto fortemente che le donne ricoprissero ruoli importanti: “Il Vaticano era molto maschilista. Ma fa parte della cultura, non è colpa di nessuno”, ha ammesso Bergoglio in un’intervista a Infobae, specificando però che “il maschilismo è cattivo”

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