Cronaca

Papa Francesco insultato da Javier Milei, candidato alle presidenziali in Argentina

Papa Francesco insultato da Javier Milei, candidato antisistema alle presidenziali in Argentina: “Asino, indegno”. Secondo le prime informazioni, gli screzi sono duvito al fatto che il candidato preferito dal Pontefice sia l’amico Juan Grabois, avvocato fondatore del Movimento dei lavoratori.

Presidenziali in Argentina, Papa Francesco insultato dal candidato Javier Milei

Le presidenziali argentine si stanno trasformando in una sorta di ring con offese mai viste ai danni di Papa Francesco. In vista delle elezioni previste per la fine di ottobre sono volate parole grosse da uno dei candidati che ha accusato il Pontefice di interferire pesantemente nella politica interna definendolo “asino” e di portare avanti politiche ecclesiali “di m***a”.

Le cause

Ad aver fatto esplodere il caso è stato Javier Milei, economista di 52 anni e candidato antisistema. Ha ottenuto alle primarie di metà agosto il 29,86% dei voti contro ogni pronostico. Ha puntato varie volte il dito contro la casta politica, la Banca centrale, lo Stato e a Papa Bergoglio.

Ad aver fatto esplodere il caso è stato Javier Milei, un economista di 52 anni che si presenta come candidato antisistema, con accenti a volte libertari a volte di estrema destra. Lo ha definito «il gesuita che promuove il comunismo», una «persona nefasta», il «rappresentante del Male nella Casa di Dio», un «imbecille» causando uno shock tra i fedeli argentini che non si capacitano di questa escalation.

Nel frattempo altre polemiche stanno inasprendo il confronto: sembra infatti che il candidato preferito da Papa Francesco sia il suo amico Juan Grabois, un avvocato fondatore del Movimento dei lavoratori (MTE) e attuale membro del dicastero per il Servizio Umano Integrale in Vaticano.

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