Cronaca

Papa Francesco parla della Libia nell’Angelus: “Auspico stabilità, si ponga fine alle sofferenze”

"A Tunisi iniziano le riunioni del Forum del dialogo politico libico che vedranno coinvolte tutte le parti" ha detto Papa Francesco nell'Angelus di oggi

Auspico vivamente che in questo momento così delicato venga trovata una soluzione alla lunga sofferenza del popolo libico e che il recente accordo per un cessate il fuoco permanente sia rispettato e concretizzato“. Lo ha ricordato Papa Francesco parlando della situazione in Libia durante l’Angelus in piazza San Pietro, oggi, domenica 8 novembre. “A Tunisi iniziano le riunioni del Forum del dialogo politico libico che vedranno coinvolte tutte le parti

Papa Francesco e l’Angelus di oggi

Se guardi solo il presente perdi il tempo dell’attesa. Questo atteggiamento preclude ogni prospettiva sull’al di là: si fa tutto come se non si dovesse mai partire per l’altra vita. E allora ci si preoccupa soltanto di possedere, di emergere, di sistemarsi. Se ci lasciamo guidare da ciò che ci appare più attraente, dalla ricerca dei nostri interessi, la nostra vita diventa sterile; non accumuliamo alcuna riserva di olio per la nostra lampada, ed essa si spegnerà prima dell’incontro con il Signore. Convertiti oggi, non dire domani, quel domani mai arriverà”.

Sono queste la parole con le quali Papa Francesco ha commentato all’Angelus la parabola delle vergini che attendono lo sposo, alcune delle quali “esauriscono l’olio, altre invece riescono a conservarlo per farsi trovare con la lampada accesa”.

Bergoglio invita tutti a imitare “l’atteggiamento delle ragazze sagge: la riserva di olio, che esse hanno preso assieme alle lampade, indica le azioni buone fatte in collaborazione con la grazia. Essere saggi e prudenti significa non aspettare l’ultimo momento per corrispondere alla Grazia di Dio, ma farlo attivamente da subito”. Infatti, ha spiegato, “se vogliamo essere pronti per l’ultimo incontro con il Signore, dobbiamo sin d’ora cooperare con Lui e compiere azioni buone ispirate al suo amore”.

Il Papa invita ad essere saggi e prudenti

E invece, ha osservato il Papa, “capita, purtroppo, di dimenticare la meta della nostra vita, cioè l’appuntamento definitivo con Dio, smarrendo così il senso dell’attesa e assolutizzando il presente. Se invece siamo vigilanti e facciamo il bene corrispondendo alla grazia di Dio, possiamo attendere con serenità l’arrivo dello sposo. Il Signore potrà venire anche mentre dormiamo: questo non ci preoccuperà, perché abbiamo la riserva di olio accumulata con le opere buone di ogni giorno”.

Invochiamo l’intercessione di Maria Santissima – ha poi concluso Francescoperché ci aiuti a vivere, come ha fatto Lei, una fede operosa: essa è la lampada luminosa con cui possiamo attraversare la notte oltre la morte e giungere alla grande festa della vita”.

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