Cronaca

Lola, il giallo della bambina sgozzata a Parigi | L’ultima immagine della 12enne uccisa

Giallo a Parigi per la morte di Lola, una bimba di soli 12 anni. L’inchiesta ipotizza i reati di assassinio, stupro e atti di tortura

Giallo a Parigi per la morte di Lola, una bimba di soli 12 anni. Una ragazzina, vestita di bianco, con in mano quello che sembra essere il suo zainetto, entra in un edificio. Segue una donna che, secondo i testimoni, è stata vista portare la valigia in cui è trovato il corpo della stessa 12enne. È questa l’ultima immagine di Lola Daviet, la giovanissima sgozzata venerdì a Parigi mentre tornava a casa da scuola, ripresa in un video della telecamere di sorveglianza alle 15,20 di quel giorno nell’androne del palazzo in cui viveva con i genitori, custodi in un edificio adiacente.

Lola, il giallo della bimba sgozzata a Parigi

Non è sola, come detto: con lei c’è una ragazza. Si tratta di Dahbia, 24 anni, di origini maghrebine, una senzatetto con precedenti psichiatrici: è stata fermata insieme a un’altra donna, si tratterebbe della sorella della stessa 24enne, Amine, 33 anni. Dahbia è stata denunciata con l’ipotesi di aver ucciso Lola. Altri due uomini di una quarantina d’anni sono tuttora in stato di fermo, non hanno alcun legame di parentela con le due donne. Lo si apprende da fonti dell’inchiesta.

Non sarebbe quindi il traffico di organi il movente dell’omicidio. L’inchiesta ipotizza i reati di assassinio, stupro e atti di tortura.

Il corpo di Lola era stato scoperto nella serata di venerdì, a poche strade di distanza dal condominio nel 19° arrondissement di Parigi. Si trovava in una cassa di plastica, nel cortile del palazzo: ha braccia e gambe legate, ferite alla gola, la testa quasi staccata. E le cifre “1” e “0” appoggiate sul busto. L’autopsia parla di morte per asfissia. La testimonianza raccolta da un vicino ha riportato proprio a Dahbia, la donna che aveva avvicinato Lola.

“L’abbiamo vista entrare nell’edificio, era tutta sola… l’abbiamo vista mezz’ora dopo con una valigia, parlava un po’ con tutti, sembrava un po’ matta”. “Era in difficoltà mentre trasportava quella valigia, pensavamo ci fosse qualcosa di pesante e lei era piuttosto magra – non abbiamo mai pensato che fosse un cadavere… Erano le 17 e lei se ne stava andando in giro con quella valigia, l’ha persino lasciata fuori da un bar ed è andata alla panetteria di fronte a comprare un croissant come se niente fosse…” ha detto a BMFTV.

 

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