Curiosità

Pasqua, perché non mangiare l’agnello: i numeri

Cosi come ogni anno con l’avvicinarsi della Pasqua le Associazioni animaliste promuovono il messaggio di non mangiare l’agnello a Pasqua. Dal sito internet “Veganok” è possibile apprendere che “Cala la vendita di carne di agnello (e non solo) in Italia – Come emerge anche dai dati Istat, sempre più consumatori anche quest’anno metteranno da parte la tradizione, con un cambio di abitudini legato sicuramente alla pandemia, ma anche a una maggiore sensibilità rispetto alle tematiche ambientali ed etiche. I dati parlano di una diminuzione del 50% dei consumi di carne di agnello dal 2010 al 2016, mentre dal 2016 a oggi si è assistito a un calo decisamente più lento”.

Pasqua, perché non mangiare l’agnello

Stando ai dati in possesso di Animal Equality ed Enpa, nel corso del 2021 sono stati più di 400mila gli agnelli arrivati da Paesi come Ungheria, Romania e Polonia, e anche quest’anno saranno migliaia i cuccioli trasportati per ore lungo le strade in occasione delle festività pasquali. Il Ministero della Salute, già da qualche anno, ha deciso di intensificare i controlli ma nonostante ciò, purtroppo, alcuni animali arrivano in fin di vita.

Nonostante ciò e nonostante tutte le campagne di sensibilizzazione in Italia sono ancora molti a scegliere di portare l’agnello sulle tavole di Pasqua come ci spiega in un video l’Associazione Animal Equality “Solo nel periodo di Pasqua, durante il quale i trasporti di animali vivi dall’Est Europa e dalla Spagna si intensificano, sono 300mila gli agnelli che vengono portati al macello per finire sulle tavole degli italiani”.

L’impegno delle associazioni animaliste

Grazie alle associazioni animaliste e a tanti siti internet oggigiorno è possibile scegliere di optare per un menù di Pasqua senza crudeltà realizzando semplicemente un menù composto da piatti vegetariani o vegani e sono tanti i cibi simbolo della Pasqua riprodotti in versione vegana (ossia cibo senza latte e tutti i prodotti derivati da animali) come la classica colomba o l’immancabile uovo di cioccolata.

A cura di Sara Spiniello

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