Cronaca

Perché la seconda variante indiana potrebbe portare nuove ondate di Covid | Cosa sappiamo

La seconda variante indiana potrebbe portare nuove ondate di Covid. Perché? Preoccupano le evidenze preliminari di maggiore trasmissibilità

La seconda variante indiana potrebbe portare nuove ondate di Covid. Preoccupano infatti le evidenze preliminari di maggiore trasmissibilità e un certo grado di resistenza ai vaccini anti-Covid: “Se più contagiosa della variante inglese, potrebbe innescare un’ondata di infezioni e ricoveri peggiore delle precedenti” spiegano gli esperti.

La seconda variante indiana del Covid potrebbe portare nuove ondate: ecco perché

Lo scorso 11 maggio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito questa variante come VOC (Variant of Concern), indicando come le evidenze preliminari finora accumulate suggeriscano maggiore trasmissibilità e un certo grado di resistenza ai vaccini antiCovid. Un avvertimento che nel Regno Unito trova sostegno nei consiglieri scientifici del Governo che, dopo un’iniziale fiducia sulla cauta roadmap delle riaperture, ora temono che la sub-variante B.1.617.2 – diventata quella prevalente nelle regioni indiane dove ha surclassato la variante inglese B.1.1.7 – , possa minare i risultati raggiunti attraverso la campagna vaccinale.

Cosa sappiamo sulla nuova variante indiana del Covid

La variante indiana del Coronavirus, è numerata B.1.617. È stata scoperta il 5 ottobre del 2020 nel Maharashtra, stato dell’India Centro-occidentale, conosciuto per la capitale Mumbai. La variante indiana mostra due mutazioni, chiamate E484Q e L425R, ed è già diffusa in Italia: tanto che è stata sequenziata a Firenze il 10 marzo. È stata registrata anche in diversi altri paesi europei e negli Stati Uniti.

Le caratteristiche e i vaccini

La caratteristica dell’indiana è che presenta due mutazioni (denominate E484Q e L425R). Non è ancora del tutto chiaro se più pericolosa per mortalità, contagiosità e contrasto ai vaccini. Ciascuna di queste due mutazioni prese singolarmente non è unica per una variante, ma la presenza di entrambe nella stessa variante è unica.

Occorre però sottolineare che, specie in Israele, il vaccino Comirnaty (cioè il vaccino di Pfizer/BioNTech) sembra essersi dimostrato efficace contro la variante indiana, benché in maniera ridotta (ancora non è stato possibile quantificare la riduzione).


LEGGI ANCHE: QUALI SONO LE VARIANTI DEL COVID?


 

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio