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Scontri a Roma, perché si può sciogliere Forza Nuova? | La spiegazione

Perché oggi si può sciogliere Forza Nuova, e per quale motivo non è stato fatto già prima? La spiegazione del professore Francesco Clementi

Perché oggi si può sciogliere Forza Nuova, e per quale motivo non è stato fatto già prima? A chiarire i dubbi è il  costituzionalista Francesco Clementi in una intervista alla Stampa. Per  il professore di Diritto pubblico comparato all’Università di Perugia, l’assalto alla sede della Cgil rappresenta una “pubblica esaltazione di fatti o metodi propri del fascismo”, perché “c’è stato uso della violenza”.

Perché oggi si può sciogliere Forza Nuova: come può fare il Governo

Il professor Clementi spiega al quotidiano che l’applicazione della dodicesima disposizione finale della Costituzione – che vieta la riorganizzazione del partito fascista – avviene grazie alla legge Scelba del 1952, quando dei movimenti “usano o minacciano la violenza quale metodo di lotta politica, o compiono manifestazioni esteriori di carattere fascista”. I fatti di questi giorni, secondo il costituzionalista, “rientrano chiaramente fra le fattispecie previste dalla legge Scelba, che vieta riunioni pubbliche di esaltazione del fascismo”, perchĂ© è stato superato il limite “della libertĂ  d’espressione”. Anche se “l’articolo 49 della Costituzione impone di tutelare anche questo tipo di movimenti”.

L’assalto alla sede della Cgil, però, rappresenta una “pubblica esaltazione di fatti o metodi propri del fascismo”, perchĂ© “c’è stato uso della violenza”. Ora le strade che si possono percorrere sono sostanzialmente due, spiega ancora Clementi, la prima “è una sentenza di un giudice penale che certifichi la ricostituzione del partito fascista”. In questo caso “il ministro dell’Interno, sentito il Consiglio dei ministri, ordina lo scioglimento e la confisca dei beni”. La seconda strada, invece, permette direttamente all’esecutivo di agire: “Il governo, di fronte al conclamato ed evidente manifestarsi delle ragioni indicate dalla legge Scelba – continua il costituzionalista – può adottare un decreto legge di scioglimento senza attendere un giudice”. Per Clementi non ci sono dubbi: “Il governo ha tutti gli elementi per intervenire”.

 

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