Cronaca

Dazn, stop abbonamenti doppia utenza: ecco perché

Caso Dazn, l'ira degli abbonati sullo stop degli abbonamenti con doppia utenza: ecco il perché dello "smorzamento"

Caso Dazn, stop abbonamenti doppia utenza, ecco perché. La mossa di Dazn ha scatenato le ire dei tifosi. Se anche solo 300 mila famiglie decidessero di sottoscrivere un secondo a”bbonamento, le entrate aumenterebbero di almeno 45 milioni fino a fine stagione e di 100 all’anno per i prossimi 24 mesi. E’ questa la ratio dietro la decisione.

 

Dazn, stop abbonamenti doppia utenza: ecco perché

Si trattava di una opzione molto apprezzata, permetteva infatti di condividere con un amico o un parente login e password per vedere le partite in due luoghi diversi. Nelle prossime ore Dazn comunicherà la modifica agli abbonati che, se non accetteranno le nuove condizioni, potranno recedere entro 30 giorni senza penali di alcun tipo. Resterà comunque sempre possibile la condivisione di un doppio device per ogni abbonamento con lo stesso indirizzo IP, ovvero all’interno di una medesima abitazione privata o di un ufficio.

 

L’ira degli abbonati

Era un benefit, quello della doppia utenza, che solitamente le piattaforme streaming non danno. Nella Liga spagnola, ad esempio, è stato espressamente vietato da tempo, per evitare un deprezzamento dei valori dei diritti tv. E i diritti tv sono ormai la vera linfa vitale del sistema calcio.

 

La campagna abbonamento di Dazn

Così Dazn prova a dare una sferzata alla campagna abbonamenti, che non ha evidentemente dato le soddisfazioni previste inizialmente. Dopo più di un terzo del campionato Dazn ha circa 2 milioni di utenti in Italia. Quelli che guardavano la serie A su Sky l’anno scorso erano 2,6 milioni. Se anche solo 300 mila famiglie decidessero di sottoscrivere un secondo abbonamento, le entrate aumenterebbero di almeno 45 milioni fino a fine stagione e di 100 all’anno per i prossimi 24 mesi. I conti assumerebbero a quel punto tutt’un altra luce. E’ questa la ratio dietro la decisione di Dazn.

 

Il vero motivo dello stop

Non è solo una mossa anti-pirateria contro quelle piattaforme illegali che permettevano la condivisione tra sconosciuti. Bensì una decisione dettata dai conti, per far crescere la base di abbonati. Anche a costo di ridurre l’audience, alimentata proprio dal doppio utilizzo di un solo account. La scelta nasce dai numeri, dall’amara constatazione che il 20% dei clienti rinegozia l’abbonamento su un circuito parallelo sfruttando proprio la doppia fruizione.  Condividere un abbonamento in due non sarà dunque più possibile se non dentro una sola casa. “Per una famiglia in cui condividono l’abbonamento padre e figlio che abitano in due appartamenti diversi o in cui semplicemente uno dei familiari trascorre i weekend in viaggio per lavoro, vorrà dire spendere quasi il triplo da 20 euro al mese, il prezzo per chi si abbonava entro luglio, a quasi 50”.

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