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Covid, ricoveri e decessi: perché gli uomini sono più colpiti delle donne

Perché in assenza di rischi pregressi sono gli uomini quelli più colpiti per Covid rispetto alle donne: arrivano le risposte della scienza

Perché in assenza di fattori di rischio pregressi sono gli uomini quelli più colpiti e più a rischio per Covid rispetto alle donne. Arrivano le risposte della scienza.

 

Covid, ricoveri e decessi: perché gli uomini sono più colpiti delle donne

Un rischio maggiore di finire in terapia intensiva e una mortalità più elevata. Una prima risposta scientifica arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Communications Medicine, edita da Nature, e condotto dalla Icahn School of Medicine at Mount Sinai a New York. L’indagine si è basata sull’analisi di due gruppi di pazienti ricoverati in ospedali di New York in tutto il 2020, rispettivamente di 4.930 e 1.645 persone. In assenza di fattori di rischio pregressi, è emerso che sono i maschi a rischiare di più, con una mortalità più elevata e il rischio di finire in terapia intensiva più alto rispetto alle pazienti di sesso femminile. Inoltre, un uomo su quattro va incontro a ipossia, deficit di ossigeno nel corpo, rispetto a una donna su cinque.

 

Fattori genetici e ormonali influiscono

Anche fattori genetici e ormonali avrebbero il loro peso. Elevati livelli di estrogeni stimolano il sistema immunitario, mentre gli androgeni lo sopprimono. Le donne quindi sono per natura più resistenti alle infezioni. L’Istituto superiore di sanità spiega perché: il Covid penetra nelle cellule legandosi a un recettore chiamato Ace2, un enzima che regola la vasocostrizione delle arterie e che si trova sulle cellule dell’epitelio polmonare per proteggere il polmone da infezioni, infiammazioni e stress. Nelle donne in età fertile, gli estrogeni sono in grado di aumentare la presenza del recettore Ace2 facendo in modo che “questo enzima, anche dopo l’infezione, riesca a svolgere la sua funzione di protezione, in particolare nei confronti dei polmoni”.

 

Per gli uomini

Al contrario, gli ormoni androgeni sembra che svolgano “un ruolo opposto nell’influenzare l’espressione di enzimi cellulari coinvolti nelle fasi che seguono l’attacco del virus al recettore”, finendo per “favorire” l’infezione delle cellule polmonari.

 

Gli altri fattori di rischio

Le risposte della scienza includono anche altri fattori di rischio che spiegherebbero le differenze di genere. Il fumo, ad esempio, è uno dei fattori di rischio per sviluppare un quadro clinico più grave della malattia e gli uomini sono più portati a fumare delle donne. Il Covid provoca una grave infiammazione nell’apparato respiratorio e i tabagisti hanno uno stato infiammatorio cronico polmonare, alla base delle diverse malattie che li colpiscono. Ma gli uomini, secondo alcuni esperti, sono anche meno attenti all’igiene personale. In generale, le cellule del sistema immunitario esposte a virus, batteri, parassiti, allergeni, rispondono in modo diverso nei due sessi. Secondo le evidenze scientifiche, le donne hanno una risposta immunitaria più pronta degli uomini, così come un più efficace meccanismo di “fagocitosi”, che consiste nell’inglobare e digerire un agente esterno.

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