Cronaca

Covid, il nuovo piano per i vaccini con la Protezione Civile: “Obiettivo 19 milioni di dosi al mese”

Prende forma il nuovo piano per i vaccini anti Covid. Entreranno in azione 300mila volontari della Protezione Civile: cosa cambia

Prende forma il nuovo piano per i vaccini anti Covid. Entreranno in azione 300mila volontari della Protezione Civile al fine di accelerare la campagna di vaccinazione. L’obiettivo è quello di raggiungere 19 milioni di dosi in in un mese. Vediamo insieme cosa cambia.

Il piano vaccini con la Protezione Civile: cosa cambia

In Italia sono state somministrate 4,2 milioni di dosi, sono stati vaccinati (con due dosi) quasi 1,4 milioni di italiani, la media nazionale di somministrazione della dosi disponibili è del 72 per cento, con alcune Regioni che vanno più spedite e altre che procedono in modo più lento. L’ingresso in campo della Protezione civile dovrebbe servire anche a rendere omogenea su tutto il territorio nazionale la velocità del piani di prevenzione.

Le proiezioni

La nomina di Fabrizio Curcio a capo della Protezione civile è nelle intenzioni del governo un tassello di un piano più ampio, in cui il Dipartimento della Presidenza del Consiglio con la sua capillarità sul territorio nazionale, la sua esperienza, i suoi strumenti di governance e di raccordo nazionale, potrebbe imprimere una svolta contro il Covid, le sue varianti e soprattutto ridisegnare o modificare in meglio e potenziare i singoli piani regionali di vaccinazione.

Curcio, il nuovo capo della Protezione Civile,  non si è ancora insediato nel suo ufficio, ma alcune proiezioni ed elaborazioni sono state già fatte. La Protezione civile potrebbe affiancare le Regioni, ma potrebbe anche prevedere e coordinare un Piano unico nazionale.

Toccherà al premier Mario Draghi ad avere l’ultima parola nella formazione del piano dei prossimi giorni, ma alcuni punti fermi possono già delinearsi. Se come avvenuto in Gran Bretagna anche in Italia si decidesse di procedere con un piano incentrato sulla monodose (che a seconda dei vaccini disponibili al momento o dall’inizio di aprile ha coperture differenti ma comunque significative di protezione contro il coronavirus) il governo ridisegnerebbe i suoi obiettivi d’intesa con le Regioni, per smaltire tutta la disponibilità media mensile senza ritardi: ovvero 19 milioni di dosi ogni 30 giorni, un’accelerazione che se riuscisse obbligherebbe anche a superare le 600 mila inoculazioni giornaliere.

Portali web

Si tratta di un piano ambizioso che modificherebbe la struttura delle somministrazioni, che al momento prevede anche l’appuntamento per la seconda dose. Occorrerebbe l’apertura di uno o più portali web da parte della Protezione civile e il superamento delle categorie professionali o delle fasce di età. Si procederebbe con i tempi delle registrazioni e si punterebbe al massimo numero di italiani possibile.

Strutture mobili

Alla Protezione civile sono convinti di potercela fare. Lo spettro di previsioni e ipotesi è molto ampio: ampliare ambulatori e presidi sanitari esistenti con strutture mobili e tende, sfruttare i centri di assembramento come i supermercati o le stazioni ferroviarie, utilizzare le caserme dei vigili del fuoco, coinvolgere le forze di polizia.


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