Pignoramento del conto corrente: dal 30 giugno riparte l’attività di riscossione dell’Agenzia delle Entrate, e quindi ripartono anche i pignoramenti. Con la nuova normativa l’azione esecutiva è possibile anche sul denaro che avete depositato sul conto corrente e senza il parere di un giudice.

Sono esclusi solo l’ultimo stipendio, che resta – come si legge in una nota dell’AdE – «sempre disponibile per qualsiasi necessità del debitore». Ma anche stipendi e pensioni rischiano il prelievo forzato. C’è comunque ancora la possibilità di qualche proroga per il via libera alla riscossione, mentre si prefigura nell’ambito della riforma del settore la cancellazione delle cartelle più vecchie di cinque anni. Ma per ora non c’è nulla di definito. Meglio prepararsi per tempo.

Cosa accade dal 30 giugno

Il 30 giugno non ci sarà nessun pignoramento del conto corrente. Ma solo perché a partire da quella data molti che hanno debiti con il fisco o con enti locali, saranno…