Cronaca

Piombino, infermiera e morti sospette in corsia: assolto il primario

Infermiera di Piombino e morti sospette in corsia: assoluzione per il primario dell' Ospedale perché "il fatto non sussiste"

Infermiera di Piombino e morti sospette in corsia: assoluzione per il primario dell’ Ospedale perché “il fatto non sussiste”. Si è sempre detto innocente, in tutti questi anni Michele Casalis, accusato nel processo per le morti sospette all’ospedale di Villamarina.ù

Piombino, assoluzione per il primario

I fatti contestati si riferiscono al periodo tra il 2014 e del 2015 quando vennero riscontrati diversi casi di sanguinamento copioso in pazienti ricoverati nel reparto di anestesia e rianimazione dell’ospedale di Piombino, i cui prelievi risultano incoagulabili al momento delle analisi, e si verificarono vari decessi.

Le indagini

Le indagini portarono all’identificazione di un’infermiera, Fausta Bonino, arrestata il 30 marzo 2016 con l’accusa di aver ucciso 13 pazienti, iniettando loro dosi massicce di eparina ad alto peso molecolare. Alla conclusione delle indagini il pubblico ministero ha contestato all’infermiera l’omicidio volontario in continuazione avvenuti in corsia tra il settembre del 2014 ed il settembre del 2015. Il medico, difeso dagli avvocati Federico Procchi del foro di Piombino e Stefano Del Corso del foro di Pisa, si è sempre detto innocente rispetto alla accuse formulate nei suoi confronti.

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