Economia

Prestiti Personali, Truffe e Tassi d’usura: come evitarli secondo Germanò Marco di Prestitimag.it

I prestiti personali prevedono l’erogazione di una somma di denaro, corrisposta da una banca o da un ente finanziario, senza che si debba illustrare il motivo della richiesta

I prestiti personali prevedono l’erogazione di una somma di denaro, corrisposta da una banca o da un ente finanziario, senza che si debba illustrare il motivo della richiesta. A differenza dei finanziamenti finalizzati, quelli personali, dunque, permettono di avere la somma desiderata qualsiasi sia ragione. Quando si richiede un prestito personale però bisogna fare attenzione ad eventuali truffe e tassi d’usura.

In questa intervista Con Marco Germanò, responsabile editoriale di Prestitimag nonché tra i massimi esperti in Italia del settore dei prestiti personali senza busta paga e cessione del quinto dello stipendio, abbiamo individuato quelli che sono i punti cardine da tenere sempre a mente quando si richiede un prestito personale, qualunque esso sia.

Infatti, bisogna fare molta attenzione quando si vuole richiedere un prestito personale, specie al giorno d’oggi, dove la maggior parte delle truffe sui finanziamenti sono architettate online, quindi da persone che non si conoscono e difficilmente si riescono a individuare dopo che hanno perpetrato la loro truffa. Ecco allora, vediamo insieme come evitare le truffe e proteggersi da tassi d’interesse oltre la soglia d’usura.

Come evitare di essere truffati quando si chiede un prestito personale e quali le principali truffe?

 

Bisogna fare molta attenzione alle truffe nel campo dei prestiti personali. Queste al giorno d’oggi sono condotte specialmente online sui social e siti web. Oggi infatti, non è insolito, che ci si trovi dinanzi a proposte di prestito illecite, che promettono somme senza garanzie, ma con il rischio di dover poi sottostare a tassi d’usura e strozzinaggio annesso.

Sul web inoltre, ci sono molte truffe che promettono prestiti personali apparentemente a tassi agevolati e senza garanzia, in cambio dei propri dati personali e del pagamento anticipato dell’istruttoria e delle commissioni. In questo caso, l’interesse dei truffatori è rubare i dati personali del cliente ignaro, e guadagnare la somma inviata in anticipo, senza naturalmente mai erogare il prestito.

Un altro canale truffa sono le e-mail phishing. Questo è un fenomeno diffuso, in cui si cerca di ottenere i dati dell’utente attraverso un messaggio di posta da un finto istituto bancario che vuole falsamente erogargli un prestito.

Fornire i propri dati o peggio ancora i documenti, è possibile anche permettere al truffatore di sottoscrivere prestiti e finanziamenti a nome del malcapitato, non pagando poi le rate e inguaiandolo con protesti ecc…

Per evitare le truffe quando si richiede un prestito personale bisogna diffidare di richieste irrealistiche e poco chiare, spesso scritte in un italiano stentato, e soprattutto che richiedono soldi in anticipo prima dell’erogazione del prestito.

Ma soprattutto si dovrebbe consultare l’elenco dell’albo OAM gestito da parte della Banca d’Italia e il Portale di agenti e mediatori finanziari.

Prestito personale: meglio in una banca grande o piccola? Ci sono differenze?

 

La richiesta di prestito in una banca o istituto finanziario che sia di grandi o piccole dimensioni non dovrebbe fare una grande differenza, dal punto di vista della sicurezza. Ottenere un prestito a una banca piccola o grande prevede però alcune differenze nel campo delle procedure che sono adottate per approvare il prestito, sui tassi d’interesse e le commissioni da corrispondere.

La richiesta a un grande gruppo bancario è di certo meglio strutturato rispetto alle realtà più piccole. Di contro, potrebbe richiedere però maggiori garanzie oltre che condizioni alle quali sottostare, in quanto la sua solidità è data anche dai numeri generati e dalla presenza di clienti giudicati ottimi pagatori.

Le realtà locali più piccole possono essere più flessibili sulle garanzie richieste, ma al contempo sono meno strutturate e potrebbero richiedere delle commissioni o un tasso d’interesse più alto.

Il nostro consiglio è comunque di richiedere sempre informazioni sia ad un istituto finanziario più grande sia ad una realtà più piccola, per riuscire a concretizzare e capire quali sono le condizioni d’accesso al credito che si presentano più convenienti.

Come poter evitare i tassi usurai quando si chiede un prestito personale?

 

Bisogna fare molta attenzione nel momento in cui si richiede un prestito personale al tasso d’interesse proposto, al fine di evitare tassi usurai.

Per evitare la stipula di un contratto di finanziamento a un tasso d’interesse usuraio, bisogna fare un’azione molto semplice: controllare quali sono le soglie imposte da parte della Banca d’Italia.

Il tasso d’usura si verifica dunque quanto l’interesse supera il limite massimo concesso per legge, nello specifico se si presenti un eccesso richiesto sul TAEG, che viene stabilito trimestralmente da parte del Ministero dell’Economia e Finanze.

In linea generale, tutte le finanziarie e istituti bancari abilitati operano sempre con condizioni e tassi d’interesse che sono al di sotto delle soglie minime imposti. Per evitare truffe o scoprire banche e prestatori truffaldini, controllare il tasso d’usura può aiutarti a scoprire eventuali richieste da “usurai”.

Al momento per i prestiti personali, per il primo trimestre del 2021 i tassi d’usura fissati dalla Banca d’Italia sono:

  1. Crediti personali, per tutti gli importi: 9,49 (tasso medio %) mentre 15,8625 (tasso soglia %)
  2. Altri finanziamenti, per tutti gli importi richiesti: 9,75 (tasso medio %) e il 16,1875 (tasso soglia%)
  3. In caso di cessione del quinto dello stipendio o pensione fino 15 mila euro: 11,14 (tasso medio %) e 17,925 (tasso soglia %)
  4. In caso di prestito con cessione del quinto dello stipendio e pensione sopra i 15 mila euro: tasso del 7,69 (tasso medio %) e 13,6125 (tasso soglia %)

I tassi soglia illustrati valgono fino al 31 marzo 2021, dopo di ché il Ministero dell’Economia e delle Finanze pubblicherà i nuovi, per i successivi trimestri dell’anno.

Si possono ottenere davvero dei prestiti senza busta paga? E se sì come?

Come abbiamo detto prima la maggior parte dei “truffatori” specie online, cercano di convincere gli utenti a sottoscrivere un prestito promettendogli prestiti senza garanzie o busta paga. Le banche tradizionali e gli istituti finanziari affidabili, permettono in realtà di accedere a prestiti anche senza busta paga, ma richiedono la presenza di garanzie alternative.

Uno dei principali prestiti personali senza busta paga è quello fideiussorio. In questo caso, la banca chiede al richiedente senza uno stipendio o reddito dimostrabile, un garante che abbia specifiche credenziali (uno stipendio, pensione, ecc..) a garanzia del prestito. Il fideiussore mettendo la firma sul contratto di prestito per il richiedente si prende l’onere di pagare le rate nel caso non lo facesse il primo intestatario del finanziamento.

Oltre che con garanzia fideiussoria, banche e istituti di credito offrono un prestito senza busta paga a liberi professionisti e lavoratori autonomi, che hanno emesso almeno una Dichiarazione dei redditi e presentano una buona solidità lavorativa.

Per chi non ha un reddito fisso invece come uno studente oppure un disoccupato le cose cambiano. I disoccupati purtroppo senza un garante o garanzie alternative è molto difficile ottenere un prestito personale.

Per quanto riguarda gli studenti, invece, ad oggi ci sono varie possibilità di ottenere un finanziamento personale, come il prestito d’onore per gli studenti universitari, che non richiede garanzie e offre la possibilità d’iniziare a pagare il prestito dopo la laurea o il master.

Abbiamo visto, in quest’intervista come evitare le truffe e i possibili tassi d’usura praticati da banche e istituti finanziari poco affidabili. Vogliamo concludere con un consiglio, ossia verificare sempre la banca o l’istituto alla quale si richiede il prestito, fare un paragone tra i tassi e le condizioni offerte sia da banche grandi sia piccole, infine verificare quali sono le soglie d’usura segnalate dalla Banca d’Italia e decise dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio