Cronaca

La presunta malattia di Putin: strani attacchi di tosse durante la parata del 9 maggio

Durante la parata ha usato una coperta per ripararsi dal freddo

Le ipotesi sulla presunta malattia di Vladimir Putin si concretizzano con piccoli segnali. Durante la parata di oggi, 9 maggio, lo zar ha insospettito molte persone con alcuni strani colpi di tosse. Inoltre lo zar ha usato una coperta per proteggersi dal freddo. Sarebbe una situazione normale in Russia, ma non per Vladimir Putin che in diverse occasioni ha sfoggiato il suo petto nudo con temperature ancora più basse di quelle odierne.

La presunta malattia di Vladimir Putin

In Piazza rossa, in occasione del 77esimo anniversario della Vittoria dell’Unione sovietica sulla Germania nazista, questa mattina si sono registrati circa 14°. Per questo è risultato sospetto il fatto che Putin – immortalato spesso a petto nudo nell’acqua gelata o a cavallo tra le fredde steppe ciscaucasiche – si sia seduto sulla propria sedia posandosi una coperta sulle ginocchia. I veterani di guerra, in confronto, apparivano invece baldanzosi con le loro divise dell’esercito.

Un’immagine stridente con quella di un leader forte e imperturbabile, che non è passata inosservata. Nonostante le previsioni di un infuocato discorso per il 9 maggio, il presidente russo è apparso calmo, come se dovesse controllare il proprio corpo. Nei filmati si è visto anche zoppicare e tossire a più riprese.

Le ipotesi della malattia

Come fa notare il Daily Mail, questi episodi, se presi singolarmente, sarebbero facili da eliminare. Ma nell’insieme contribuiscono ad alimentare ancora una volta quelle insistenti voci sul precario stato di salute dello zar. Rumors che si rincorrono da tempo: tumore alla tiroide, morbo di Parkinson, operazioni chirurgiche tenute nascoste. È di poco tempo fa la diffusione del video che mostra il capo del Cremlino durante un incontro con il suo ministro della Difesa Sergej Shoigu, dopo il quale si sono riaccese le polemiche sulle condizioni fisiche di Putin.

Gli indizi

La preoccupazione di una sua possibile malattia era stata accolta e rilanciata dal politologo americano Ian Bremmer, che aveva notato nel filmato un atteggiamento piuttosto inquietante da parte del capo del Cremlino. Non solo la diffidenza dello zar rispetto alla vicinanza con Shoigu, probabilmente dovuta alla paura del Covid o di altri possibili contagi, ma la postura, la posizione delle mani, il gonfiore del volto, avevano allarmato molti analisti. Ed oggi, nel giorno più atteso dalla forze di Mosca dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina, le indiscrezioni su una possibile malattia di Putin si sono moltiplicate. E non sembrano volersi sopire.

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