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Freddo e neve: a gennaio possibile ritorno di Burian, il vento freddo dalla Siberia

A gennaio torna il vento freddo dalla Siberia, Burian? Il "grande incubo" potrebbe imperversare sull'Inverno italiano: la situazione

A gennaio torna il vento freddo dalla Siberia, Burian? Il “grande incubo” potrebbe imperversare sull’Inverno italiano anche nei prossimi mesi a dispetto delle statistiche che lo vorrebbero invece protagonista non più di una volta ogni 5/6 anni. Facciamo il punto della situazione per capire meglio di cosa si tratta e se c’è una data in cui rischiamo di dover fare i conti con questo particolare evento meteorologico.

Burian, a gennaio possibile ritorno con freddo neve e gelo dalla Siberia

Il Burian è un gelido vento che durante la stagione invernale soffia sulle sterminate lande siberiane e le steppe kazake verso gli Urali o le pianure sarmatiche della Russia europea. Talvolta le raffiche di vento possono raggiungere i 100 km/h ed è accompagnato da tormente di neve che portano drastiche riduzioni di visibilità aumentando di molto la sensibilità al freddo.

La caratteristica principale è quella di essere una corrente d’aria gelida in quanto proviene da una zona ove è presente del “freddo pellicolare” ossia, uno strato d’aria freddissimo e pesante vicino al suolo e non più alto di 1000/2000 metri. Questo particolare evento rimane generalmente confinato alla Russia o al più all’Europa Orientale ma, in alcuni casi può far la sua comparsa anche in Italia. Ricordiamo ad esempio quelli del 1996, 2006, 2012 e in ultimo quello del febbraio/marzo 2018.

Ma cosa scatena queste ondate di gelo? La causa va ricercata sopra al Polo Nord dove tra gennaio e febbraio, ogni 5/6 anni si verifica un improvviso stratwarming. Con questo termine, in meteorologia, si fa riferimento ad un anomalo e intenso riscaldamento della stratosfera terrestre, sopra la regione artica, nell’ordine anche di 30°C nel giro di pochissimi giorni. Questo riscaldamento, una volta attivo, tende gradualmente ad espandersi verso l’alta troposfera, dividendo letteralmente in più parti il Vortice Polare.E’ già successo in passato e per questo motivo sappiamo bene che lembi del vortice stesso possono scendere di latitudine innescando poderose ondate di gelo fin sul bacino del Mediterraneo.

Nonostante la statistica che non vedrebbe tale fenomeno ripetersi per quest’anno (l’ultimo infatti è stato solamente 4 anni fa), alcuni indici propendono per una possibile rottura del vortice nel nuovo anno.Terremo monitorata la situazione per i prossimi mesi in quanto non sono da escludere eventi meteo estremi come ondate di gelo e nevicate tra gennaio e febbraio del 2022.

Fonte: www.ilmeteo.it

Cos’è Burian, il vento freddo della Siberia

Si trattai di  un vento di aria gelida, a volte molto forte, caratteristico delle steppe della pianura sarmatica, a ovest degli Urali. Viene da Nord – Nord Est ed è causato da una depressione che sconvolge le condizioni anticicloniche tipiche della zona. È spesso accompagnato da bufere di neve congelata durante la quale i fiocchi caduti a terra vengono sollevati di nuovo e, mescolandosi alla neve che cade, azzerano quasi la visibilità (blizzard); in questo caso assume il nome di пурга, purga.

A volte per il forte freddo che gela l’umidità preesistente si ha la formazione della cosiddetta polvere di diamante associata a fenomeni di scaccianeve sulla neve presente al suolo.

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