Cronaca

Processo ex Ilva: ex proprietari condannati a 20 anni, 3 e anni e mezzo a Nichi Vendola

La Corte d'Assise di Taranto ha condannato Fabio e Nicola Riva, ex proprietari

Processo ex Ilva, poco fa sono arrivate le condanne nel procedimento denominato “Ambiente Svenduto”: gli ex proprietari, i fratelli Fabio e Nicola Riva, sono stati condannati a 20 anni, 3 e anni e mezzo per l’ex governatore della Puglia, Nichi Vendola.

Il processo era iniziato il 17 maggio del 2016 e scaturisce dall’inchiesta che portò al sequestro degli impianti dell’area a caldo dello stabilimento siderurgico e agli arresti del 26 luglio 2012. I pm avevano chiesto 28 e 25 anni. Tre anni e mezzo di reclusione all’ex presidente della Puglia Nichi Vendola per il reato di concussione.

Processo ex Ilva, le condanne

La Corte d’Assise di Taranto ha condannato a 22 e 20 anni di reclusione Fabio e Nicola Riva, ex proprietari e amministratori dell’Ilva, tra i 47 imputati (44 persone e tre società) nel processo chiamato Ambiente Svenduto sull’inquinamento ambientale prodotto dallo stabilimento siderurgico. Rispondono di concorso in associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale, all’avvelenamento di sostanze alimentari, alla omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro. La pubblica accusa aveva chiesto 28 anni per Fabio Riva e 25 anni per Nicola Riva.

Tre anni e mezzo all’ex governatore Vendola

Tre anni e mezzo di reclusione, invece, sono stati inflitti all’ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. I pm avevano chiesto la condanna a 5 anni. Vendola è accusato di concussione aggravata in concorso, in quanto, secondo la tesi degli inquirenti, avrebbe esercitato pressioni sull’allora direttore generale di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, per far “ammorbidire” la posizione della stessa Agenzia nei confronti delle emissioni nocive prodotte dall’Ilva.

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