Cronaca

Processo Ruby Ter, Berlusconi ricoverato: slitta sentenza a Siena

Processo Ruby Ter, slitta per la sesta volta la sentenza a causa del ricovero ospedaliero di Silvio Berlusconi

Slitta per la sesta volta la sentenza dello stralcio senese del processo Ruby ter, che vede imputati Silvio Berlusconi, con l’accusa di corruzione in atti giudiziari, e Danilo Mariani, il pianista delle feste di Arcore, per il reato di falsa testimonianza. L’udienza è stata aggiornata dal giudice del Tribunale di Siena, Ottavio Mosti, a giovedì 22 aprile, con inizio alle ore 15.30, per verificare l’evoluzione delle condizioni sanitarie dell’ex presidente del Consiglio.

Processo Ruby Ter, la sentenza slitta per la sesta volta

Il giudice ha respinto la richiesta del pubblico ministero Valentina Magnini di affidare a un perito medico legale su incarico del Tribunale nuovi accertamenti sullo stato di salute di Berlusconi ricoverato dal 7 aprile all’ospedale San Raffaele di Milano. Respinta anche la richiesta dei legali di Mariani che hanno chiesto lo stralcio della posizione del loro assistito per arrivare rapidamente a sentenza.

I legali del leader di Forza Italia, gli avvocati Federico Cecconi e Enrico De Martino, hanno chiesto oggi un nuovo rinvio visto il ricovero del loro assistito. La richiesta di far slittare l’udienza, hanno spiegato gli avvocati, è dettata anche dalla volontà dell’ex premier di rilasciare dichiarazioni spontanee in aula.

Il caso Ruby

Le accuse sono conseguenti alla vicenda della allora diciassettenne marocchina Karima El Mahroug (Fquih Ben Salah, 1º novembre 1992), detta Ruby Rubacuori, accompagnata, nella serata del 27 maggio 2010, presso la Questura di Milano di via Fatebenefratelli per identificazione, in quanto sospettata di furto e priva di documenti di riconoscimento.

 La prostituta brasiliana Michelle Conceicao, che ospitava Ruby nella sua casa, decise di telefonare all’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per avvertirlo. Berlusconi, quindi, telefonò al Capo di Gabinetto della Questura, dottor Pietro Ostuni, per chiedere che Ruby fosse affidata a Nicole Minetti (consigliere regionale del PdL), invece che a una comunità per minorenni. La questura affidò dunque la minorenne Ruby alla consigliera regionale.

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