Economia

Il Prosecco Veneto traina le vendite del Made in Italy

Con una crescita del 9%, il Prosecco veneto traina l’export Made in Italy: è quanto emerge dall’analisi Coldiretti effettuata sulla base dei dati Istat

Con una crescita del 9%, il Prosecco veneto traina l’export Made in Italy: è quanto emerge dall’analisi Coldiretti effettuata sulla base dei dati Istat relativi al primo trimestre dell’anno, in cui sono state ben 290 milioni le bottiglie vendute sui mercati internazionali.

Le bollicine più apprezzate al mondo fanno volare il settore food & beverage con un incremento delle vendite oltre confine pari al 35%, collocando il Prosecco in cima alle classifiche mondiali per volumi esportati, davanti a Champagne e Cava.

La recensione evidenzia un trend sviluppatosi già da qualche anno, che vede il food & wine italiano protagonista delle tavole di tutto il mondo, una conferma di quanto vendere prodotti italiani all’estero sia un’opportunità di guadagno indispensabile per favorire la ripresa, secondo i commenti di Coldiretti.

Gli studi e le recensioni degli esperti del settore export evidenziano infatti da tempo la necessità di agire sulle eccellenze locali per competere sui mercati esteri.

A tal proposito l’opinione di Co.Mark, compagnia specializzata nei servizi di internazionalizzazione per le imprese, aggiunge un tassello mancante, quello dell’innovazione.

Il “brand Italia” è stato travolto dalla rivoluzione digitale e il mercato globale ha elevato all’ennesima potenza la competizione.

L’opinione di CoMark è che per esportare con successo sia necessario un approccio scientifico ed una pianificazione strategica: “Va considerato – stando ai commenti della compagnia – che entrare in un mercato globale non vuol dire solo guadagnare di più, ma ancor prima significa confrontarsi con competitor di tutto il mondo. Più che badare al Made in Italy infatti si dovrebbe dare importanza al fattore innovazione.” Secondo l’opinione di Co mark non è “sradicando” un prodotto così com’è dal suo contesto per inserirlo in un diverso substrato economico sociale e culturale che si fanno affari, ma cogliendo le opportunità offerte dal mercato con metodo, conoscenza ed esperienza.

In questa direzione si è mossa infatti la Giunta Regionale del Veneto, che, su proposta dell’Assessore all’Agricoltura, ha regolamentato l’accesso ai contributi destinati alla promozione del vino veneto sui mercati internazionali: un intervento volto a recuperare quota e competitività all’estero affermando il valore e la qualità delle produzioni venete nei paesi oltre confine.

Ed è proprio la qualità del Made in Italy ad aver esercitato un impatto positivo sulle vendite all’estero del Prosecco: dai commenti di Coldiretti e dalle recensioni di Comark emerge come tra i migliori importatori delle eccellenze italiane vi siano soprattutto Germania, Stati Uniti e Francia.

Nello specifico gli USA si classificano tra i principali acquirenti di bottiglie di Prosecco con un aumento della domanda pari al 48%, mentre in Russia secondo Coldiretti gli acquisti sono più che raddoppiati con un incremento del 115%, seguono la Germania e la Francia, con un +37% e +32%.

Persino in Gran Bretagna il Prosecco torna a crescere con un +3% sulle vendite, nonostante le difficoltà amministrative e burocratiche legate all’uscita degli inglesi dall’Unione Europea.

Un quadro che dimostra l’importanza di saper sfruttare le opportunità offerte da un mercato in continua evoluzione con la giusta propensione al cambiamento e un’adeguata conoscenza delle aree strategiche a livello internazionale.

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