Covid, quali sono le Regioni che rischiano di passare in zona gialla dalla prossima settimana?
Quali sono le Regioni che rischiano di passare in zona gialla dalla prossima settimana, e quindi da lunedì 22 novembre

Quali sono le Regioni che rischiano di passare in zona gialla dalla prossima settimana, e quindi da lunedì 22 novembre. I contagi sono in costante aumento, e schizza anche l’incidenza. Diviene sempre più concreto il rischio di zona gialla.
Quali sono le Regioni che rischiano zona gialla dalla prossima settimana?
Lo scorso monitoraggio dell’Iss, ha deciso che anche oggi, lunedì 15 novembre, tutta Italia resta in zona bianca. Ma a guardare i dati delle ultime settimane sembra sia solo una questione di tempo. La divisione a colori, infatti, potrebbe tornare già dalla prossima settimana.
I dati su ricoveri e terapie intensive, Regione per Regione
Per capire quali Regioni rischiano la zona gialla bisogna guardare ancora una volta ai dati. Partendo dal presupposto che la maggior parte dell’Italia ha un’incidenza settimanale ben superiore ai 50 casi ogni 100mila abitanti – le uniche Regioni sotto la soglia sono Basilicata, Molise, Puglia e Sardegna – a essere determinanti sono ancora una volta terapie intensive e ricoveri in area medica. I dati Agenas, aggiornati a ieri sera, parlano chiaro:
- Abruzzo: 6% terapia intensiva, 6% area medica
- Basilicata: 1% terapia intensiva, 7% area medica
- Calabria: 5% terapia intensiva, 12% area medica
- Campania: 4% terapia intensiva, 8% area medica
- Emilia Romagna: 4% terapia intensiva, 5% area medica
- Friuli Venezia Giulia: 11% terapia intensiva, 13% area medica
- Lazio: 7% terapia intensiva, 9% area medica
- Liguria: 3% terapia intensiva, 5% area medica
- Lombardia: 3% terapia intensiva, 7% area medica
- Marche: 8% terapia intensiva, 6% area medica
- Molise: 3% terapia intensiva, 1% area medica
- Provincia autonoma di Bolzano: 8% terapia intensiva, 13% area medica
- Provincia autonoma di Trento: 3% terapia intensiva, 3% area medica
- Piemonte: 4% terapia intensiva, 5% area medica
- Puglia: 4% terapia intensiva, 6% area medica
- Sardegna: 4% terapia intensiva, 3% area medica
- Sicilia: 6% terapia intensiva, 9% area medica
- Toscana: 6% terapia intensiva, 5% area medica
- Umbria: 6% terapia intensiva, 5% area medica
- Valle d’Aosta: 0% terapia intensiva, 8% area medica
- Veneto: 6% terapia intensiva, 4% area medica
Le Regioni a rischio zona gialla da lunedì 22 novembre
Come evidenziano anche i dati sono diverse le Regioni molto vicine alle soglie della zona gialla, 10% per le terapie intensive e 15% per l’area medica. Nessuno le ha ancora superate, e per questo l’Italia è rimasta in zona bianca, ma già dalla prossima settimana possono esserci delle novità.
Tutti gli occhi sono puntati sul Friuli Venezia Giulia, che oltre ad avere un’incidenza che sfiora i 300 casi settimanali per 100mila abitanti, ha superato il limite nelle terapie intensive (11%) ed è vicino a quello delle aree mediche (13%). Se questo valore dovesse superare il 15% entro giovedì, da lunedì prossimo la Regione sarebbe in zona gialla.
Ma attenzione anche alla Provincia di Bolzano, dove il livello di incidenza è ancora più alto, ma gli ospedali sono ancora più o meno sotto controllo: 8% in terapia intensiva e 13% in area medica, ma basta poco per superare i due valori limite. In generale gli ospedali si stanno riempiendo un po’ in tutte le Regioni: le terapie intensive delle Marche sono all’8%, le aree mediche della Calabria al 12%.