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Quali sono le varianti del Covid diffuse in Italia? | Il report dell’Iss

Quali sono le varianti del Covid diffuse in Italia? Secondo l'ultimo monitoraggio dell'Iss, la variante inglese è predominante nel nostro Paese

Quali sono le varianti del Covid diffuse in Italia? Secondo l’ultimo monitoraggio dell’Iss e del Ministero della Salute, nel nostro Paese a dominare è la variante inglese del Coronavirus. “Attenzione anche a variante brasiliana, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante se non vengono adottate misure di mitigazione adeguate”, fanno sapere gli esperti dell’Iss

Quali sono le varianti del Covid diffuse in Italia? I dati dell’Iss

La variante inglese quindi è la più diffusa in Italia tanto da rappresentare in alcune Regioni il cento per cento delle nuove infezioni da Coronavirus. Nel dettaglio i valori raccolti dall’Iss hanno una oscillazione tra le singole regioni tra il 77,8% e il 100%. Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province autonome di selezionare dei sotto campioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. Il campione richiesto è stato scelto dalle Regioni in maniera casuale garantendo una certa rappresentatività geografica e se possibile per fasce di età diverse. In totale, hanno partecipato all’indagine 21 Regioni/PPAA e complessivamente 113 laboratori.

Iss: “Attenzione anche a variante brasiliana”

L’indagine, che non contiene tutti i casi di varianti rilevate in Italia ma solo quelle relative alla giornata presa in considerazione, ricorda che “particolare attenzione va riservata alla variante P.1″ la cosiddetta variante brasiliana, perché inizialmente identificata in Brasile a gennaio. Anche in questo caso la percentuale è aumentata rispetto alla precedente indagine ma in maniera molto contenuta. Per quella brasiliana infatti la prevalenza si attesta al 4,5% rispetto al 4 per cento della passata indagine, con una oscillazione tra le singole regioni che va tra lo0% e il 18,3%.

Le altre varianti rappresentano meno dello 0,5%

Per quanto riguarda le altre varianti, si attestano sotto una percentuale dello 0,5% e quindi sotto il livello di guardia. Tra quelle monitorate si segnalano 11 casi di quella ‘nigeriana’ (B.1.525) e un singolo caso della cosiddetta ‘variante indiana’ (B.1.617.2).


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