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Ora legale 2022, ecco quando cambia l’ora: data e cosa c’è da sapere!

Quando cambia l'ora e scatta l'Ora legale 2022? Data e cosa c'è da sapere

Quando cambia l’ora? Ora legale 2022: ecco quando dovremo spostare le lancette e come? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi? Si va verso l’abolizione? Ecco tutto quello che c’è da sapere sul cambio dell’ora. Domenica 27 Marzo 2022, scatterà il momento dell’ora legale quando cioè dovremo spostare in avanti le lancette di un’ora. Quest’anno però potrebbe essere l’ultima volta in Italia, a breve infatti potrebbe esserci un cambiamento nella gestione degli orari in tutta. Vediamo di che si tratta e cosa c’è da sapere.

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Quando entra in vigore l’ora legale 2022 in Italia: la data

Negli ultimi tempi si sta discutendo molto a livello europeo sulla possibile abolizione del cambio dell’ora con consultazioni popolari (Francia e Germania in primis) e proposte di legge in Commissione Europea sulla possibilità di eliminare il cambio dell’ora. La proposta è quella di lasciare la possibilità ad ogni Stato facente parte dell’Unione Europea di scegliere se continuare ad usufruire dell’ora solare o di quella legale. La disputa è molto accesa specie tra i Paesi del Nord e del Sud in quanto a seconda della latitudine le ore di luce giornaliere cambiano sensibilmente.

Per fare un esempio a Stoccolma (Svezia) il sole a Giugno tramonta alle 22:06, a Roma invece alle 20:48. Questo si traduce in differenti costi per quanto riguarda l’illuminazione degli edifici ed altri servizi. A questo si sommano i disagi fisici derivanti dall’ora in meno di riposo: insonnia, stress ecc. Per il momento non si è ancora trovata una linea comune e l’idea di porre fine al doppio regime orario è rimandata se non interverranno altre modifiche o consultazioni.


 

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I vantaggi per l’Italia

In Italia, data la posizione del nostro Paese, il vantaggio derivante dal cambio dell’ora è rilevante sia dal punto di vista economico (più luce solare = meno consumi elettrici per l’illuminazione) che ambientale. Secondo i dati Terna (gestore dei servizi elettrici), dal 2004 al 2018, il minor consumo di elettricità in Italia dovuto all’ora legale è stato pari a 9 miliardi e 100 milioni di kilowattora, la stessa energia elettrica annua usata da una regione come la Sardegna. Ciò ha permesso ai cittadini di risparmiare circa 1 miliardo e 545 milioni di euro. Il tutto si traduce poi in minor emissioni di CO2 in atmosfera derivanti dalla produzione di energia e quindi un abbattimento, parziale, dei gas ad effetto serra responsabili del cambiamento climatico.

Quando entra in vigore l’ora legale in Italia: la data

La situazione per il momento rimane ancora dibattuta e materia di scontro. Per quest’anno tutti pronti con l’orologio alla mano, l’ora legale entrerà in vigore domenica 27 marzo e terminerà domenica 30 ottobre 2022, quando saremo costretti nuovamente a mettere mano alle lancette.

Che cos’è l’ora legale

L’ora legale è la convenzione di spostare avanti di un’ora le lancette degli orologi di uno Stato per sfruttare meglio l’irradiazione del sole durante il periodo estivo.

Di converso, il termine ora solare si riferisce all’orario statale usato durante il periodo invernale, quando esso coincide con quello del meridiano del fuso orario di riferimento, chiamato anche «ora civile convenzionale». Si badi bene tuttavia come tale riferimento valga a livello nazionale, dato che invece l’ora locale sarebbe tecnicamente diversa in ogni punto del globo terrestre, in quanto riferita alla posizione della Terra rispetto al Sole.

Per ragioni politiche, inoltre, in alcuni paesi l’ora solare è di fatto sospesa, e si adotta l’ora legale per tutto l’anno. In molti paesi dunque, si utilizza una terminologia più diretta per designare l’ora legale, ovvero «orario estivo». Una denominazione più precisa perché riferita allo scopo del cambiamento d’orario e quindi slegata dal riferimento alla stagione estiva, è quella di «orario di risparmio della luce diurna» (dall’inglese: daylight saving time, DST).

Nei paesi dell’Unione europea l’ora legale ha inizio l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre. Anche il Liechtenstein, Andorra, Monaco, San Marino, Svizzera, Norvegia e Città del Vaticano seguono le stesse regole.

Un discorso separato va fatto per il Regno Unito che fino al 31 gennaio 2020 ha fatto parte dell’Unione europea, seguendone le regole anche in termini di adozione dell’ora legale. Per il 2021 seguirà ancora le stesse date e modalità, dovendo ancora sciogliere il nodo Irlanda del Nord in merito ad essa. La scelta di come procedere negli anni a seguire sarà certamente influenzata dalla decisione, comunque ancora da prendere, relativa all’abolizione dei cambi di orario nell’Unione europea.

L’ora Legale 2022

Anche quest’anno arriva l’ora legale: le lancette andranno spostate di un’ora nella notte tra il 26 e il 27 marzo. Alle 2 del mattino l’ora legale 2022 entrerà in vigore. Questo vuol dire che dormiremo un’ora di meno, ma avremo tanti vantaggi e benefici. A partire da un risparmio energetico.

Scatta l’ora legale: ecco perché dormiamo un’ora in più

Con l’ora legale si dorme di più? Il 27 marzo 2022 scatta il momento dell’ora legale quando cioè dobbiamo spostare in avanti le lancette di un’ora. Quest’anno però potrebbe essere l’ultima volta in Italia, a breve infatti potrebbe esserci un cambiamento nella gestione degli orari in tutta. Vediamo di che si tratta E cosa c’è da sapere.

Un’ora di sonno in meno, ma un’ora di luce in più la sera: le luci verranno accese più tardi. Terna – la società che gestisce la rete elettrica nazionale – stima un minor consumo di energia elettrica pari a circa 555 milioni di kilowattora, quantitativo corrispondente al fabbisogno medio annuo di circa 200mila famiglie.

Ora legale 2022, quando scatta il cambio orario (e perché non è stata abolita)

Nel 2022 sarà l’ultima volta dell’ora legale? Domenica 27 marzo 2022, scatterà il momento dell’ora legale quando cioè dovremo spostare in avanti le lancette di un’ora. Quest’anno però potrebbe essere l’ultima volta in Italia, a breve infatti potrebbe esserci un cambiamento nella gestione degli orari in tutta. Vediamo di che si tratta e cosa c’è da sapere.

Il cambio d’ora non è più un’esigenza condivisa da tutti. Soprattutto i Paesi del Nord Europa che beneficiano meno della luce solare, hanno chiesto da tempo di modificare le disposizioni europee. Prima c’è stato un referendum internazionale on line al quale hanno partecipato 4,8 milioni di cittadini europei: l’84% si è detto favorevole a porre fine al cambio di orario.

Ne è seguita una proposta della Commissione europea in questo senso. Nel 2018, quindi, è arrivata la risoluzione legislativa, approvata dal parlamento europeo con 410 voti a favore, 192 contrari e 51 astenuti, che sostiene la proposta avanzata dalla Commissione di porre fine all’ora legale. L’Unione europea ha così invitato tutti gli Stati membri a decidere la propria posizione sull’ora legale.

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