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Quando inizia la guerra tra Russia e Ucraina? Cosa succede

Quando inizia la guerra tra Russia e Ucraina? Il conflitto russo-ucraino è una guerra in atto tra Russia ed Ucraina, iniziata nel febbraio del 2014: cosa succede

Quando inizia la guerra tra Russia e Ucraina? Il conflitto russo-ucraino è una guerra in atto tra Russia ed Ucraina, iniziata nel febbraio del 2014. Il conflitto si incentra sullo status della Crimea e del Donbass. A seguito delle proteste Euromaidan ed alla successiva rimozione del presidente ucraino Viktor Janukovyč, oltre allo scoppio di rivolte nella parte meridionale del paese, giunse nell’area un gruppo di soldati russi senza insegne (i cosiddetti “omini verdi”) che presero il controllo di una serie di posizioni strategiche ed infrastrutture in Crimea. Il 1º marzo 2014, il Consiglio della Federazione Russa unanimemente decise di appoggiare la petizione fatta pervenire al presidente russo Vladimir Putin di intervenire militarmente nel territorio dell’Ucraina.

Quando inizia la guerra tra Russia e Ucraina?

La risoluzione venne adottata alcuni giorni dopo l’inizio dell’operazione militare russa “Ritorno in Crimea”. In seguito ad un discusso referendum sull’autodeterminazione della Crimea (il 95,5% dei votanti si disse a favore dell’unione con la Russia), la Russia integrò la Crimea nella Federazione. Il referendum è stato criticato varie volte dalle Nazioni Unite sia sul fatto dello svolgimento del referendum senza permesso del governo ucraino sia sulla legittimità dei risultati.

Nell’aprile di quello stesso anno vi furono delle proteste pubbliche pro-Russia nell’area di Donbass dell’Ucraina che sfociarono in una guerra tra governo ucraino e separatisti russi che andarono ad autoproclamarsi in due repubbliche popolari indipendenti, quella di Doneck (in ucraino: Донецьк?, traslitterato: Donec’k) e quella di Lugansk (in ucraino: Луга́нськ?, traslitterato: Luhans’k). Nell’agosto di quell’anno, alcuni veicoli militari russi oltrepassarono il confine nell’oblast’ di Donec’k. L’incursione di queste unità militari russe venne vista come la causa della sconfitta delle forze ucraine all’inizio di settembre

Nel novembre del 2014, i militari ucraini iniziarono una serie di movimenti di truppe verso le parti del paese occupate dai separatisti. L’Associated Press riportò la presenza di 80 veicoli militari in movimento verso le aree controllate dai ribelli. L’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) inviò dei convogli con armamenti pesanti e carri armati. Secondo il The Moscow Times, la Russia avrebbe cercato di intimidire i collaboratori dell’OSCE sui diritti umani parlando dei morti nel conflitto. La stessa OSCE riportò più volte come le fosse stato negato l’accesso ad aree controllate da forze russe e separatiste combinate.

La maggior parte dei membri della comunità internazionale ed organizzazioni come Amnesty International[23] hanno condannato l’intervento militare della Russia e l’hanno accusato di aver violato le leggi internazionali e la sovranità del popolo ucraino. Molti sono i paesi che hanno imposto delle sanzioni economiche contro la Russia e compagnie individuali ad essa collegate, fatto a cui la Russia ha risposto a tono.

Nell’ottobre del 2015, The Washington Post riportò come la Russia avesse schierato alcune unità d’élite dall’Ucraina in Siria in supporto al presidente siriano Bashar al-Assad. Nel dicembre del 2015, il presidente russo Vladimir Putin ammise che alcuni ufficiali dell’intelligence russa stavano lavorando in Ucraina, insistendo che comunque essi non erano equiparabili alle truppe regolari. Attualmente, il 7% del territorio dell’Ucraina si trova ad essere sotto occupazione militare russa. ( CONTINUA A LEGGERE QUI)

Rischiamo la Terza Guerra mondiale? Cosa succede

Se la Russia dovesse invadere l’Ucraina, un intervento americano potrebbe dare vita alla temuta Terza Guerra Mondiale. A dichiararlo è stato lo stesso presidente Usa, Joe Biden, che nella giornata di sabato 12 febbraio ha sentito telefonicamente il suo omologo russo Vladimir Putin. A innescare la nuova crisi tra i due Paesi dell’Est c’è la minaccia dell’ingresso ufficiale dell’Ucraina nella Nato, che ridurrebbe la sfera di influenza di Mosca. Ma anche i conflitti mai risolti per il controllo della Crimea e del Donbass, che vanno avanti senza interruzioni dal 2014, e che hanno in realtà radici molto più antiche, visto che risalgono alla dissoluzione dell’Unione Sovietica.

Rischiamo davvero la Terza Guerra Mondiale? Cosa succede tra Russia e Ucraina

Tra interessi militari e strategici mascherati da guerre di liberazione, rivolte civili finanziate dall’estero e referendum per l’indipendenza su cui aleggia lo spettro della corruzione, la situazione sembra definitivamente essere arrivata oggi a un punto di non ritorno. E l’intelligence americana prevede che la prossima mossa di Vladimir Putin sarà proprio quella dell’invasione dell’Ucraina già in settimana.

Gli osservatori, però, non reputano questa possibilità concreta. Una guerra aperta sarebbe infatti particolarmente onerosa per il Cremlino, sia in termini di costi diretti, sia per nuove sanzioni da parte della comunità internazionale, che andrebbero a sommarsi a quelle già ricevute negli anni. E andare apertamente contro la Nato potrebbe far salire la tensione a livelli inimmaginabili per questo millennio.

Rischiamo davvero la Terza Guerra Mondiale? Cosa ha detto il presidente Joe Biden

Il presidente statunitense Joe Biden ha ordinato ai cittadini americani di lasciare subito l’Ucraina. In caso di conflitto, infatti, sarebbe molto difficile per gli Usa inviare truppe per soccorrerli e portarli fuori dal Paese, come avvenuto pochi mesi fa in Afghanistan, con il ritorno dei talebani .

“Non stiamo trattando con un’organizzazione terroristica”, ha dichiarato il numero uno di Washington. “Abbiamo a che fare con uno degli eserciti più grandi del mondo. È una situazione ben diversa, che potrebbe andare fuori controllo molto velocemente”.

Se Mosca dovesse invadere Kiev, con un’azione militare che secondo l’intelligence Usa richiederebbe meno di 48 ore, gli Stati Uniti dovrebbero evitare di inviare soldati per aiutare gli americani a lasciare l’Ucraina. “Scoppierebbe una guerra mondiale se americani e russi dovessero iniziare a spararsi a vicenda”, ha spiegato il presidente.

Joe Biden ha anche rassicurato i cronisti, spiegando che Vladimir Putin è “abbastanza folle da farlo”, ma anche altrettanto furbo da evitare di andare allo scontro con le altre potenze.

Rischiamo davvero la Terza Guerra Mondiale? Come agiranno Usa e blocco Nato

Dalla Casa Bianca è arrivata però la promessa di una risposta “decisa” da parte della Nato in caso di invasione dell’Ucraina. Gli Usa “restano impegnati con la diplomazia, ma sono pronti, con gli alleati e i partner, anche ad altri scenari”.

Minacce che al Cremlino sono state accolte però come la consueta “isteria americana”, nonostante tutto il blocco occidentale abbia sottolineato la possibilità di interventi in difesa dell’Ucraina se la situazione dovesse volgere al peggio.

Rischiamo davvero la Terza Guerra Mondiale? Gli scenari possibili dopo l’invasione

Insomma, c’è davvero il rischio che possa scoppiare una Terza Guerra Mondiale? Lo scenario è improbabile, e lo spiegamento di forze russe al confine sembra più una minaccia volta a fermare l’avanzata della Nato a Est e garantire un governo filorusso o almeno imparziale a Kiev.

La Russia non attaccherà per prima, perché è consapevole delle pesanti sanzioni economiche che potrebbero derivare dall’invasione dell’Ucraina.. Senza considerare poi gli interventi bellici degli altri Stati. Tuttavia, avvertono i servizi di intelligence dei vari Paesi, non è escluso che Mosca possa inscenare o finanziare un attacco ucraino, a cui poter rispondere senza la responsabilità di aprire il fuoco. E a quel punto la situazione potrebbe precipitare molto velocemente.

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