Cronaca

Un anno di Covid in Italia: primi casi, lockdown e mascherine | Com’รจ cambiata la nostra vita in 365 giorni

Quando รจ iniziata l'emergenza Covid in Italia: dal 30 gennaio 2020 ad oggi. Dai primi casi a Roma al lockdown nazionale

Quando รจ iniziata l’emergenza Covid in Italia? Un anno faย si registravano iย primiย casi diย Covid.ย Era il 30 gennaioย quando due turisti provenienti dallaย Cinaย sono risultati positivi al virusย SARS-CoV-2ย aย Roma. Un focolaio di infezioni ย รจ stato successivamente rilevato il 21 febbraio 2020 a partire da 16 casi confermati aย Codogno,ย inย Lombardia, aumentati a 60 il giorno successivo con i primi decessi segnalati giร  il 22 febbraio a Casalpusterlengoย e aย Vo’.


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Alla data del 26 gennaio 2021 sono stati registrati 2 475 372 casi positivi, tra cui 1 897 861 dimessi e guariti, 85 881 deceduti, 491 630 casi attivi e, al 18 gennaio, sono stati effettuati 28 997 556 tamponi molecolari e 367 810 tamponi antigenici rapidi, rendendo l’Italia l’ottavo paese al mondo e il quarto in Europa per numero di casi totali e complessivamente il sesto paese al mondo e il secondo in Europa per numero di decessi. Al 25 gennaio 2021, 149 350 persone in Italia (0,25% della popolazione) hanno completato laย vaccinazione anti Covidย e 1 434 550 singole dosi sono state somministrate.

Quando รจ iniziata l’emergenza Covid in Italia? Un anno tra paura e restrizioni

Il 12 gennaio 2020, l’Organizzazione mondiale della sanitร ย (OMS) ha confermato la scoperta di un nuovoย coronavirus, causa di un’infezione polmonare che aveva colpito diversi abitanti della cittร  di Wuhan, nella provincia cinese dell’Hubei, il cui caso era stato portato all’attenzione dell’OMS il 31 dicembre 2019.

Sebbene nel tempo il tasso di mortalitร  del Covid si sia rivelato decisamente piรน basso di quello dellaย SARS, malattia respiratoria causata anch’essa da un coronavirus di cui vi era stata un’epidemia nel 2003, la trasmissione del virusย SARS-CoV-2, alla base del COVID-19, รจ risultata essere molto piรน ampia diย quella del precedente virus del 2002-2004 ed ha portato a un numero totale di morti molto piรน elevato.

Covid, i primi focolai in Italia

Il 17 febbraio 2020 un uomo di 38 anni residente a Castiglione d’Adda, inย provincia di Lodi, che non si era mai recato in Cina si presenta all’ospedale civico di Codogno accusando sintomi influenzali e gli viene diagnosticata una leggera polmonite.ย Ritornato per la seconda volta al pronto soccorso, al peggioramento delle sue condizioni, viene sottoposto al tampone diagnostico non ancora previsto dai protocolli sanitari. Il paziente, ed in seguito anche la moglie incinta e un amico, sono risultati positivi.
Altri tre casi sono stati confermati lo stesso giorno dopo che i pazienti hanno riportato sintomi di polmonite e il 20 febbraio sono stati confermati altri sedici casi (quattordici in Lombardia, due in Veneto), fra cui il primo decesso.ย Dopo questi primi casi, sono state eseguite verifiche e controlli approfonditi su tutte le persone che erano state eventualmente in contatto o nelle vicinanze dei soggetti infetti.ย Dei 76 casi inizialmente scoperti, 54 sono riscontrati in Lombardiaย 17 in Veneto, 2 inย Emilia-Romagna, 2 inย Lazioย e 1 inย Piemonte.ย Il numero sale a 152 casi il 22 febbraio.

Si registrano i primi casi di COVID-19 anche inย Toscana, aย Firenzeย eย Pesciaย (Pistoia), il 24 febbraio; in Sicilia e Liguria il 25 febbraio;ย in Puglia, Campania, Abruzzo il 26 febbraio;ย inย Friuli-Venezia Giulia il 29 febbraio.ย Il 27 febbraio ilย presidente della Regione Venetoย Luca Zaia, dopo i primi due casi, ordina a tutti i residenti del comune diย Vo’ย di essere sottoposti a test. Su 6ย 800 tamponi, solo l’1,7% sono stati confermati positivi. Questo studio epidemiologico viene usato dall’Universitร  di Padova per studiare la pandemia.

Il 2 marzo 2020 si registra il primo contagiato in Valle d’Aosta e tutte leย regioni italiane vedono confermato almeno un caso di infezione,ย mentre il 18 marzo, con il caso di un uomo di 83 anni ricoverato presso l’Istituto Neurologico Neuromed diย Pozzilli, inย provincia di Isernia, viene riscontrato almeno un caso positivo al coronavirus in ogniย provincia italiana.ย Al 3 marzo i casi confermati in Italia sono saliti a 3ย 089, i decessi a 107 e i pazienti guariti a 276.


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Quando รจ iniziata l’emergenza Covid in Italia: prime chiusure e il lockdown nazionale

Dal 23 febbraio all’8 marzo 2020, dopo la scoperta di alcuni focolai, vengono posti in quarantena dieci comuni inย provincia di Lodiย ed uno inย provincia di Padova e, in alcune regioni, chiuse momentaneamente scuole e Universitร .ย Tra l’8 e il 9 marzo vengono poi messe in quarantena 26 province del Nord Italia, fra cui tutte quelle lombarde.

Dal 5 marzo viene sospeso in tutto il territorio nazionale lo svolgimento della didattica in presenza per le scuole di ogni grado e le Universitร . Con un nuovo Dpcm il 9 marzo vengono quindi estesi a tutta Italia il divieto di spostamento per motivi non necessari, la sospensione delle attivitร  sportive, di manifestazioni ed eventi, la chiusura di musei, luoghi di cultura e centri sportivi. Ulteriori misure restrittive entrano in vigore con il “Decreto #IoRestoaCasa”, pubblicato l’11 marzo, che prevede la sospensione delle comuni attivitร  commerciali al dettaglio, dei servizi di ristorazione, delle celebrazioni religiose, e vieta gli assembramenti di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Il 22 marzo una nuova ordinanza, adottata congiuntamente dal ministro della Salute e dal ministro dell’Interno, vieta a tutte le persone fisiche di spostarsi in qualsiasi comune diverso da quello in cui si trovano, e viene pubblicata una lista di altre attivitร  non ritenute necessarie, che devono essere sospese. Tutte queste misure vengono piรน volte prorogate, fino al 3 maggio 2020.

Un nuovo Dpcm in vigore dal 4 maggio 2020, in seguito alla discesa della curva dei contagi, allenta le misure di contenimento, consentendo gli spostamenti per le visite ai congiunti (all’interno del territorio regionale), l’apertura dei parchi pubblici e la ripresa di diverse attivitร  produttive.ย Il 18 maggio in tutta Italia riaprono gli esercizi commerciali al dettaglio, musei, attivitร  quali bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici, e vengono consentite le celebrazioni religiose.ย Il 25 maggio riaprono i centri sportivi e dal 3 giugno รจ permessa la libera circolazione tra regioni.

L’11 giugno 2020 un altro DPCM, in vigore dal 15 giugno, allenta ulteriormente le misure di contenimento, con la riapertura di sale giochi e scommesse, di teatri e cinema, centri culturali e sociali.ย Intanto, con provvedimenti locali, diverse Regioni cominciano a riaprire anche discoteche e sale da ballo a partire dal 12 giugno.ย A causa dell’aumento dei contagi, le discoteche vengono poi chiuse con un’ordinanza del Ministero della Salute a partire dal 17 agosto. Il 15 giugno viene anche lanciata, in tutto il territorio nazionale, l’app Immuni, capace di segnalare se si รจ stati a contatto con una persona positiva al Covid.

La gestione della secondata ondata

Con un decreto-legge, dall’8 ottobre 2020 diventa obbligatorio l’uso della mascherina sia nei luoghi all’aperto che al chiuso.ย Intanto, con un nuovo aumento esponenziale della curva dei contagi, un DPCM in vigore dal 13 ottobre limita le possibilitร  di assembramento con regole precise per attivitร  quali ristoranti, cinema, teatri, competizioni sportive, feste, cerimonie religiose e civili.ย Tra il 22 e il 26 ottobre Lombardia, Campania, Lazio, Sicilia, Calabria e Piemonte impongono un coprifuoco, generalmente tra le 23.00 e le 5.00, per cui รจ vietato ogni spostamento.

Il 26 ottobre 2020 vengono nuovamente chiusi centri sportivi, cinema, teatri, musei, sale giochi e sale scommesse, e la frequentazione di bar e ristoranti รจ consentita fino alle 18.00.ย Con il DPCM del 3 novembre 2020, rettificato con i DPCM del 3 dicembre 2020 e del 14 gennaio 2021, le Regioni italiane vengono raggruppate in tre tipi di scenari epidemiologici diversi. Viene istituito in tutta la nazione un coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00, si ordina la chiusura dei centri commerciali nel fine settimana e il ricorso alla didattica a distanza per le scuole superiori. Per le regioni in “zona arancione” vengono tuttavia estesi il divieto di spostamento al di fuori del Comune di residenza e la chiusura dei servizi di ristorazione, mentre per le regioni in “zona rossa” vale il divieto di spostamento anche all’interno del proprio Comune, la chiusura di negozi e mercati e il ricorso alla didattica a distanza a partire dalla seconda media.


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Con un decreto-legge del 2 dicembre si impongono inoltre restrizioni agli spostamenti fra Regioni nel periodo delle festivitร  natalizie, in particolare a partire dal 21 dicembre 2020 e fino al 6 gennaio 2021; a queste restrizioni si aggiungono quelle del decreto-legge del 18 dicembre, che fra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 prevede il passaggio dell’intero territorio nazionale in zona rossa nei giorni festivi e prefestivi, e in zona arancione nelle giornate feriali.ย 

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