Cronaca

Covid, ecco quando riprendono i matrimoni: pass verde obbligatorio per gli invitati

Quando riprendono i matrimoni: cerimonie dal 15 giugno col pass verde per gli invitati. Ecco le regole per sposarsi

Quando riprendono matrimoni? E sarà necessario il pass verde?  La decisione arriva dalla cabina di regia riunitasi oggi, lunedì 17 maggio. Stando a quanto filtra da Palazzo Chigi, le cerimonie per matrimoni e feste in generale riprenderanno dal 15 giugno ma per gli invitati sarà necessario il pass verde.

Quando riprendono i matrimoni, c’è la data ma serve il pass verde

Gli invitati dunque dovranno aver completato la procedura di vaccinazione oppure sottoporsi ad un tampone molecolare 48 ore prima del ricevimento per attestare la loro negatività al Covid. Potrebbe essere dunque questa la soluzione per consentire la ripartenza del settore wedding, tra i più colpiti a livello economico dalla pandemia.

Le regole proposte dagli operatori

Proprio per sollecitare il governo, ma anche per portarsi avanti con il lavoro, gli operatori hanno già stilato un protocollo di sicurezza. È pronto da aprile. Quel documento, con regole precise, è stato valutato e approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle province autonome.

L’ultima parola spetta al Comitato Tecnico Scientifico. Potrebbero esserci delle piccole correzione, ma in caso di conferma della ripresa il 15 giugno, non dovrebbero essere così sostanziali.

Matrimoni covid free

Tutti gli ospiti, nel protocollo approvato dalle Regioni, dovranno consegnare all’ingresso del locale una auto dichiarazione. Nel certificato si dovrà confermare:

  • il mancato contatto con persone positive al virus 14 giorni prima del ricevimento
  • Assenza di sintomi influenzali
  • Misurazione della temperatura all’ingresso

Matrimoni con certificato verde

Sarà e utilizzato anche il certificato verde, o le disposizioni che sono contenute per il rilascio del pass:

  • aver avuto la doppia vaccinazione
  • aver già contratto il Covid
  • aver fatto un tampone negativo 48 ore prima del ricevimento

Su questo punto si vedrà. Tra le altre precauzioni, nei guardaroba gli abiti e gli oggetti personali saranno custoditi in sacchetti monouso.

Matrimoni con il covid manager

I locali dovranno avere un covid manager per ogni 50 ospiti. A cosa serve? Dovrebbe avere un ruolo importante, di informazione e controllo, prima e dopo il ricevimento. Prima della festa dovrà fornire agli invitati le informazioni necessarie su tutte le misure di prevenzione che sarà necessario rispettare durante la durata dell’evento.

Dopo la cerimonia dovrà conservare per 14 giorni la lista degli invitati, così da consentire un immediato tracciamento nel caso si verifichino dei contagi. Il covid manager sarà scelto dall’azienda, e dovrà far rispettare le regole di sicurezza anche tra il personale.

Sarà affiancato anche da altro personale, per garantire un controllo effettivo. Tra le norme da far rispettare il corretto uso delle mascherine, delle distanze e non consentirà che si formino assembramenti.

Gli sposi in mascherina

Negli ambienti interni, quando non si è seduti ai tavoli, e in quelli esterni, qualora non fosse possibile rispettare la distanza di un metro, sarà obbligatoria la mascherina. Vale anche per gli sposi.

Il personale di servizio sarà sempre in mascherina (con una costante igiene delle mani). Obbligo della mascherina anche per i fotografi.

Meglio ricevimenti all’aperto

Sono da preferire i ricevimenti all’aperto e per ovvi motivi. Ma non sono esclusi quelli in locali al chiuso, in questo caso però è necessario garantire una adeguata areazione.

Se possibile è meglio mantenere finestre e vetrate aperte, a meno che le condizioni climatiche non lo rendano impossibile (se piove e c’è vento). Sarà necessario per gli impianti di aerazione escludere il riciclo dell’aria interna e rinforzare in modo adeguato il ricambio di aria naturale o con un impianto. Nei servizi igienici deve essere sempre in funzione un estrattore di aria.

Self service no, meglio il buffet

Se si organizza il buffet ci deve essere sempre il personale a servire le pietanze, così da evitare che gli ospiti tocchino il cibo. Il self service è possibile solo con le porzioni già confezionate monodose.

Naturalmente bisognerà evitare assembramenti e utilizzate segnaletica e barriere per garantire il rispetto della distanza di almeno un metro tra le persone in fila.

La distanza tra i tavoli

La distanza minima tra i tavoli deve essere di almeno due metri. Se possibile meglio 2.50 metri: in questo modo, considerando l’ingombro delle sedie, tra un ospite e l’altro ci sarebbe una distanza di un metro. Sarà proprio la distanza tra i tavoli e la grandezza del locale a stabilire la presenza massima di ospiti.

Come servire pane e grissini

È consigliabile indicare con precisione la posizione degli ospiti ai tavoli. Pane, cracker e grissini, se non confezionati dovranno essere serviti con le pinze. Piatti, bicchieri e posati saranno lavati in lavastoviglie con una temperatura adeguata.

Ci saranno i gruppi di musica dal vivo?

E la musica dal vivo ci sarà nel matrimonio 2021? Sì è possibile, ma anche in questo caso a determinate condizioni.

  • I musicisti dovranno distanziarsi di almeno tre metri dal pubblico.
  • Se si spostano nelle aree comuni dovranno indossare la mascherina.
  • Se i microfoni non sono strettamente personali dovranno avere un presidio monouso
  • Sono possibili anche altre esibizioni artistiche, ma sempre rispettando le distanze di sicurezza.

Al matrimonio si potrà ballare?

Per ora si potrà ballare, ma solo all’esterno. E ognuno dovrà avere garantito uno spazio di almeno 1.2 metri.

Per i balli al chiuso bisognerà essere in zona bianca e con una campagna vaccinale molto più avanzata. In quel caso, comunque, la distanza interpersonale dovrà essere di due metri.

Matrimonio: e la consegna delle bomboniere?

Il protocollo esclude la possibilità di lasciare le bomboniere a un tavolo nei pressi dell’uscita del locale. Dovranno essere consegnate dagli sposi ai singoli tavoli e dopo aver igienizzato le mani.

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