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Quante ore si perdono nel traffico? Le statistiche parlano chiaro

Il caos nelle nostre strade è una delle principali fonti di stress per gli automobilisti: ma quante ore si perdono nel traffico? Scopriamolo insieme

Il caos nelle nostre strade cittadine è una delle principali fonti di stress e tensione per gli automobilisti, nonché una delle primarie cause di incidenti, insieme alla scarsa manutenzione del veicolo. Per questo, oltre a verificare regolarmente lo stato di salute della propria auto e delle gomme, è bene farsi trovare “preparati” ad affrontare il traffico, situazione nella quale è fondamentale mantenere la calma, nonostante il nervosismo che si può venire a creare in tali circostanze. Tutti sappiamo che in coda a qualche altra vettura passiamo buona parte del nostro tempo in auto, ma di preciso quante ore si perdono nel traffico?

Scopriamo nel dettaglio cosa dicono le statistiche su un problema che riguarda la nostra sicurezza ma non soltanto.

Più di tre settimane in auto

Per calcolare quante ore perdiamo in mezzo al traffico, è stata considerata la settimana lavorativa – dunque dal lunedì al venerdì – tralasciando il weekend, sebbene pure di sabato e domenica capiti spesso di rimanere imbottigliati anche per ore, basti pensare alle code di rientro dai luoghi di vacanza (e talvolta persino quelle nel tragitto d’andata!). Prendendo come riferimento dunque i cinque giorni lavorativi, siamo a bordo di un’auto quasi 11 ore a settimana (10 ore e 40 minuti per l’esattezza), più di due ore giornaliere.

Settimanalmente gli automobilisti italiani passano in macchina un’ora in più rispetto alla media dei Paesi europei, per un computo complessivo annuale che arriva a 556 ore, che equivalgono a 23 giorni. Questo significa che nell’arco di un anno, più di tre settimane si trascorrono all’interno della propria vettura, spesso bloccati in mezzo al traffico: lo stress al volante, perciò, non può che essere una conseguenza inevitabile.

Ansia e nervosismo, ma non solo

Delle 556 ore alla guida, circa 38 passano bloccati dal traffico, poco meno di 2 giorni all’anno in coda ad un altro veicolo. La statistica desta sicuramente preoccupazione anche se – stranamente! – non rappresenta un primato: esistono infatti automobilisti in Europa che restano imbottigliati nel caos cittadino più a lungo di noi! Si tratta degli inglesi e dei belgi, che annualmente trascorrono in mezzo al traffico rispettivamente 45 e 39 ore. A livello europeo, la media si attesta intorno a 30 ore, dunque siamo ampiamente sopra lo standard dei guidatori europei, ad eccezione di quelli che si spostano nel Regno Unito e in Belgio. All’ansia e allo stress si aggiunge poi la perdita di tempo che si traduce in perdita di produttività, che danneggia il sistema economico dell’intero Paese.

Un problema anche di natura economica

Impelagati nel traffico, si perdono ore di lavoro durante l’anno – oltre a quelle da dedicare allo svago – e tutto ciò si riversa in una perdita di competitività dell’intero Paese a causa della riduzione della produttività. Stando alle statistiche elaborate da Finmeccanica, il traffico congestionato ci viene a costare una cifra compresa fra i 30 ed i 50 miliardi di euro all’anno, che corrispondono a circa il 3% del nostro Pil (Prodotto interno lordo).

Questi dati si riferiscono ovviamente agli anni pre 2020, in cui i calcoli saranno per forza di cose “sballati” per via del lockdown dovuto al Coronavirus che ha obbligato molti a lavorare da casa, lasciando la vettura ferma per settimane. Sono statistiche che impongono una riflessione sulla gestione della nostra rete stradale e della mobilità ma anche sulla produttività, forse un po’ troppo legata agli spostamenti che portano i mezzi di trasporto a sommarsi sulle strade fino ad ostacolarsi, danneggiando la nostra salute, l’economia del Paese e mettendo a rischio la sicurezza su strade sempre più trafficate e perciò pericolose.

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