Economia

Quota Mamma: pensione anticipata per le donne

Quota Mamma: pensione anticipata per le donne, ovvero un anno di contributi in meno per ogni figlio fino a un massimo di due anni. Il progetto è stato lanciato dalla ministra Mara Carfagna e inserita dai sindacati nella loro proposta complessiva delle pensioni consegnata al ministro Orlando

Quota mamma: ecco la proposta di riforma delle pensioni che dovrebbe facilitare l’accesso delle donne alla pensione. A formularla è stata il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna. E nelle ultime ore è stata rilanciata dai sindacati che hanno inserito questa opzione nel progetto complessivo di riforma delle pensioni che è stato presentato al ministro del Lavoro, Andrea Orlando.La ministra ha commentato su twitter: «La maternità è anche un lavoro da riconoscere: apprezzo l’idea dei sindacati di dare alle donne un anno di sconto sull’età pensionabile per ogni figlio. È la proposta di legge su Quota Mamma che ho presentato nel 2020, è arrivato il momento di discuterne sul serio».

Quota mamma: in pensione a 62 anni

Nei mesi scorsi era stata anche la sottosegretaria al ministero del Lavoro del governo Conte bis, Federica Puglisi, a proporre Quota 99 con un bonus che era riservato alle madri che lavorano.


In quel caso la proposta della senatrice prevedeva, per le donne, l’accesso alla pensione a 64 anni di età con 38 di contributi, ai quali aggiungere il bonus mamma che vale un anno in più di contributi per ogni figlio.Il bonus mamma inserito invece dai sindacati nella loro proposta di riforma delle pensioni va anche oltre: la base per andare in pensione sono 62 anni, ai quali evidentemente sottrarre un anno per ogni figlio.La riforma delle pensioni avanzata dai sindacati prende spunto dalla Legge Dini, che però era riferita solo al calcolo contributivo.

Tutelare le mamme

La proposta della Carfagna è stata sollecitata da “Voce Libera”, l’associazione che fa capo proprio alla parlamentare campana di Forza Italia.«Molto spesso – ha dichiarato la Carfagna – una donna ha più difficoltà a raggiungere gli anni di contributi che le consentono di andare in pensione. E questo perché una madre ha una carriera discontinua».«Circa un quarto delle donne lavoratrici – ha aggiunto la ministra – abbandona la propria occupazione dopo la nascita di un figlio. Lo Stato deve riconoscere il valore sociale della maternità e l’ammontare del lavoro di cura che ricade quasi completamente sulle spalle delle donne».


La Quota 102


«È una misura – ha concluso la Carfagna – di equità sociale. La cura della famiglia infatti grava prevalentemente sulle donne ed è giusto che questo impegno venga riconosciuto, che qualcosa torni indietro».

Al primo posto donne, giovani e fragili

Una proposta simile era stata avanzata anche lo scorso anno dal governo Lega-5Stelle, anche se in maniera più limitata.Il Carroccio aveva pensato, per agevolare le mamme lavoratrici, a un leggero anticipo rispetto all’età standard per andare in pensione: quattro mesi per ogni figlio fino a un totale di 12 mesi.Su Quota Mamma c’è una convergenza totale del quadro politico. La discussione sulla riforma delle pensioni si sta facendo articolata. Ma i punti fermi restano, a prescindere dal progetto proposto, sempre gli stessi: flessibilità in uscita, tutela per donne, giovani, fragili e lavori usuranti.

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