Cronaca

Recovery fund, ipotesi cabina di regia e 6 manager per la gestione dei 209 miliardi di fondi Ue

Il premier Giuseppe Conte ha convocato un nuovo vertice di maggioranza a Palazzo Chigi. All'ordine del giorno c'è il Recovery Fund

Il premier Giuseppe Conte ha convocato un nuovo vertice di maggioranza a Palazzo Chigi. All’ordine del giorno c’è il Recovery Fund o meglio la definizione della struttura di governance chiamata a gestire nei prossimi mesi i 209 miliardi in arrivo dall’Europa del Piano di ripresa e resilienza, ribattezzato Next Generation Eu. Sullo sfondo le tensioni politiche e i rumors di rimpasto nella compagine governativa.

Recovery Fund, vertice di governo per una cabina di regia e 6 manager

Alla riunione sono presenti i capi delegazione di maggioranza Alfonso Bonafede (M5S), Teresa Bellanova (IV), Roberto Speranza (Leu), Dario Franceschini (Pd). Con loro anche i ministri dell’Economia Roberto Gualtieri (Pd) e degli Affari europei Enzo Amendola (Pd) e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro (M5S).

Struttura piramidale

L’ipotesi più accreditata è quella di una struttura piramidale, come anticipa l’Ansa. Due gli assi portanti: un organo politico e un organo tecnico-esecutivo. L’organo politico ruota attorno al Ciae, il Comitato interministeriale per gli affari europei, guidato dal ministro Amendola (delegato ai rapporti con Bruxelles) e ha come figure di riferimento il premier Conte e i ministri Gualtieri (Economia) e Patuanelli (Sviluppo economico).

L’organo tecnico simile a un comitato esecutivo costituito da 6 manager, responsabili degli obiettivi del Recovery, anche con poteri sostitutivi rispetto ai soggetti attuatori, coadiuvati da una task force di 300 persone.

“Next Generation EU è una possibilità per l’Italia di reinventarsi“, si augura Ursula von der Leyen, la presidente della Commissione europea. “Questo è un Paese di innovatori. Nel corso dei secoli siete sempre stati capaci di ripensare le vostre tradizioni, il vostro artigianato, la vostra industria, e persino la vostra cucina. È grazie a questo spirito che oggi l’Italia può vantare la seconda base industriale d’Europa. Grazie a NextGenerationEU l’Italia potrà reinventarsi ancora una volta”.


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