Economia

Reddito di cittadinanza, controlli a tappeto per colpire i “furbetti” e trovare nuove risorse

Reddito di cittadinanza, scattano i controlli per colpire i “furbetti”. Il Pd spinge per inasprire le sanzioni nei confronti di chi non si presenta alle iniziative di orientamento e ai progetti indicati dagli operatori dei centri per l’impiego.

Reddito di cittadinanza, scattano i controlli

Al momento, dice l’Inps, ammontano a meno di un milione i nuclei che hanno avuto accesso al reddito di cittadinanza. Il Pd spinge per inasprire le sanzioni nei confronti di chi non si presenta alle iniziative di orientamento e ai progetti indicati dagli operatori dei centri per l’impiego.

In base alle regole attuali il beneficio decade alla terza assenza senza motivo giustificato. Una delle ipotesi sul tavolo prevede la disattivazione della card al secondo no show. Per restringere la platea dei sussidiati si ragiona anche sulla possibilità di rendere più stringenti i limiti relativi al patrimonio mobiliare per i single, che allo stato attuale deve essere pari o inferiore a 6 mila euro per avere diritto al bonus.

Oltre alla stretta sul patrimonio mobiliare e immobiliare e al possibile inasprimento delle sanzioni nei confronti dei lavoratori in nero e di chi diserta le iniziative di orientamento promosse dai navigator, non è escluso che venga introdotta una sorta di clausola.

L’intenzione del governo è di mettere nero su bianco una norma che preveda di sospendere temporaneamente l’erogazione del sussidio qualora il beneficiario instauri un rapporto di lavoro della durata massima di tre mesi, al termine dei quali i versamenti sulla card ripartirebbero in automatico. Lo scrive Francesco Bisozzi su Il Mattino oggi in edicola

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