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De Luca sul Reddito di Cittadinanza: “No al parassitismo, alla gente serve lavorare”

Reddito di Cittadinanza, il parere di De Luca: "No al parassitismo, sì agli aiuti alla povera gente" afferma il governatore

Anche Vincenzo De Luca interviene sulla questione del Reddito di Cittadinanza, tema particolarmente dibattuto in questi giorni, dopo la netta vittoria alle elezioni del centrodestra. Il nuovo governo, infatti, potrebbe intervenire su questa misura introdotta dal Movimento 5 Stelle.

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Reddito di Cittadinanza, il parere di De Luca

Mantenere il Reddito di cittadinanza con una novità da introdurre: no al parassitismo” ha dichiarato il governatore nel corso della odierna diretta social. “Sì agli aiuti alla povera gente, ma no al parassitismo. Su questa base credo che, con le modifiche necessarie alle leggi esistenti, noi possiamo dare una mano alla povera gente vera, aiutare chi non ce la fa, ma credo che la cosa fondamentale poi sia concentrarsi sul lavoro. Gli aiuti vanno bene e sono indispensabili, ma la cosa fondamentale per cambiare la vita della gente è il lavoro”.

“E questo è un altro tema che è stato completamente assente nella campagna elettorale, anche in chi si è presentato come difensore dei poveri. Dobbiamo dare ai giovani un lavoro stabile, altrimenti puoi dare tutti gli aiuti che vuoi, nessuno sarà in grado di farsi una famiglia, darsi un equilibrio di vita, rimanere in Campania o al Sud. Sarà obbligato prima o poi a emigrare”.

“Da questo punto di vista io continuerò a lavorare tenacemente nei prossimi mesi per verificare le condizioni per fare un nuovo concorso come Regione Campania per il pubblico impiego. Poi per sollecitare il Governo nazionale nell’attuare un piano per il lavoro per 300mila giovani da immettere nella Pubblica Amministrazione. Chiarirò ancora meglio nei prossimi giorni che piano del lavoro significa due o tre cose: primo, immissione di centinaia o migliaia di giovani, soprattutto laureati, nella Pubblica Amministrazione per coprire i vuoti. Siamo ridotti ormai a zero, non c’è personale neanche per svolgere il servizio ordinario. In queste condizioni anche il Pnrr è morto”.



Reddito di cittadinanza, La Russa: “Lo aboliamo e facciamo 2 leggi”

Ignazio La Russa, esponente di Fratelli d’Italia, nell’intervista a CartaBianca espone chiaramente le intenzioni sul Reddito di Cittadinanza. “Noi vogliamo abolire il reddito di cittadinanza, ma nel momento in cui lo aboliamo facciamo un’altra legge. Anzi, due leggi”. Ignazio La Russa, esponente di Fratelli d’Italia, a Cartabianca esprime la linea del partito guidato da Giorgia Meloni in relazione al reddito di cittadinanza. Tra le due leggi prospettati da La Russa, una punterebbe a “garantire al 50% degli attuali percettori qualcosa di più rispetto a quello che prendono ora“.

Si parla di “famiglie numerose, disabili, pensionati. L’altro 50% per metà è costituito da gente che non aveva alcun diritto, che ha truffato lo stato. C’è una marea di gente… Ad un altro 25% che ha diritto, noi speriamo di dare un lavoro. Noi immaginiamo di abolire questa legge e di ricostruire in forma diversa il rapporto con chi ha bisogno. Siamo convinti che offrendo ai datori di lavoro la possibilità di assumere e avere meno tasse si possano avere molte assunzioni“.

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