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In Veneto la Regione dà il via al bando per valorizzare e diffondere la conoscenza dei Cammini

Su proposta dell’assessore al turismo, Federico Caner, la Giunta regionale ha approvato due deliberazioni con le quali dà il via al bando per valorizzare e diffondere la conoscenza dei Cammini

La Regione Veneto decide di attuare una campagna per valorizzare e diffondere la conoscenza dei Cammini. Su proposta dell’assessore al turismo, Federico Caner, la Giunta regionale ha approvato due deliberazioni con le quali dà il via al bando per valorizzare e diffondere la conoscenza dei Cammini.

Bando per la valorizzazione e la conoscenza dei Cammini Veneti

La Giunta regionale del Veneto ha approvato due deliberazioni:

  • con una si vara il programma di attività per la realizzazione e comunicazione del prodotto turistico
  • con l’altra si affida all’Agenzia Veneta per i Pagamenti (Avepa) la gestione dei futuri bandi per l’assegnazione di contributi regionali per interventi e iniziative di sviluppo della Rete dei Cammini Veneti, con una dotazione complessiva di 450 mila euro.

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    Federico Caner, Assessore per il turismo della Regione Veneto

Cammini Veneti: turismo nazionale e internazionale

L’assessore Federico Caner dice che “Quello dei Cammini è un prodotto emergente del turismo nazionale e internazionale. La Regione del Veneto, in considerazione della straordinaria ricchezza di itinerari che è in grado di proporre e del crescente interesse per questa e per altre forme del cosiddetto ‘turismo lento’, intende investire su un segmento capace di garantire diversificazione e destagionalizzazione dell’offerta, e delocalizzazione dai centri turistici più noti, garantendo un’esperienza autentica di fruizione del territorio”.

La Rete dei Cammini Veneti è costituita da itinerari che collegano località accomunate da significativi e documentati fatti storici, da tradizioni, luoghi di interesse culturale, religioso, naturalistico, ambientale, paesaggistico ed enogastronomico.

Veneto: valorizzazione dei Cammini locali

Dopo l’approvazione nel gennaio di quest’anno della legge regionale in materia e dopo l’istituzione del Registro della Rete dei Cammini Veneti, la Giunta ha approvato le procedure per il riconoscimento dei Cammini locali di interesse regionale e ha disciplinato le modalità per la costituzione e il funzionamento dei Consorzi di gestione dei Cammini.

Ora avvia la fase valorizzazione del prodotto turistico, partendo dalla considerazione che questo necessiti di una strutturazione negli aspetti organizzativi, nelle competenze, nei servizi e nella comunicazione.


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Programma di attività in 2 fasi

Il programma di attività è suddiviso in 2 fasi:

  • prima fase: costruzione del prodotto turistico intesa come organizzazione di incontri sul territorio e azioni di coinvolgimento degli operatori, definizione di protocolli di qualità delle strutture e dei servizi),
  • seconda fase: comunicazione intesa come creazione di un brand, identificazione dei valori dello stesso, progettazione del marchio di prodotto, di un sito dedicato, di materiale promozionale.

I bandi per i Cammini Veneti

Per quanto riguarda l’assegnazione dei contributi regionali, sarà l’Avepa a gestire, per conto della Regione, due bandi che saranno emanati nei prossimi mesi:

  • uno finalizzato a interventi di ricognizione, segnalazione, manutenzione e ripristino di cammini, e per la realizzazione di tracciati di collegamento tra essi, con una dotazione finanziaria di 300 mila euro;
  • l’altro per iniziative di conoscenza e di fruibilità della Rete dei Cammini Veneti e di promozione della vacanza a piedi, con una dotazione finanziaria di 150 mila euro.

Potranno beneficiare dei finanziamenti enti e amministrazioni pubbliche, associazioni religiose e turistico-culturali, consorzi di gestione dei Cammini.

Anche le località meno conosciute rientrano nel progetto

L’assessore per il turismo della Regione Veneto conclude dicendo che “Anche località meno conosciute, piccoli centri, zone montane e rurali, potranno far parte di questi circuiti e scoprire il proprio valore escursionistico. I Cammini, dunque, rappresentano non solo una nuova forma di turismo ecosostenibile, ma anche un’opportunità di sviluppo economico per i territori”.

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