CronacaPolitica

Matteo Renzi pronto a smantellare il Reddito di Cittadinanza attraverso il referendum

Pronto il quesito del referendum per smantellare il Reddito di Cittadinanza: Renzi si avvicina ancor più alle posizioni di Centrodestra

Matteo Renzi, Segretario di Italia Viva, ha ultimato il quesito del referendum per la soppressione del Reddito di Cittadinanza, avvicinandosi sempre più alle battaglie del Centrodestra. Appare evidente che l’ex Segretario del Partito Democratico intende disarcionare il M5S ed il suo vecchio partito. Italia Viva nasce potenzialmente come partito di Centrosinistra, ma nelle ultime settimane ha iniziato ad intraprendere decisioni differenti. Riuscirà a presentare un referendum per cancellare la misura di sostegno economico per le fasce meno abbienti della popolazione?

Il senatore Morra ritorna sul referendum promosso da Renzi nel 2016

Il senatore Nicola Morra, attraverso un post di Facebook, ha precisato: “Se non mi inganna la memoria, il 4 dicembre del 2016 con il risultato di 59% NO e 41% SI, il popolo italiano, con forte partecipazione al voto, bocciò altro referendum proposto sempre dallo stesso Senatore, il quale aveva anche assicurato che, in caso di sconfitta, avrebbe lasciato la politica per sempre…Ora il Senatore Renzi ci vuole riprovare. Evidentemente non ha memoria”.

Renzi sullo Yacht

Renzi, smantellare il Reddito di Cittadinanza attraverso referendum

Pronta la presentazione del quesito sul referendum per abolire il Reddito di Cittadinanza. Matteo Renzi, oppositore insieme al Centrodestra della riforma, appare intenzionato a smantellare la misura, come già annunciato da diverse settimane.

“Fino a due mesi fa tutti dicevano che il reddito non si doveva toccare. Dai grillini allo stesso Pd. Poi, appena io faccio uscire sul mio libro l’idea di un referendum, partono due diverse reazioni: la prima di chi dice, tutto sommato abbiamo fatto un errore (Salvini). La seconda è di Pd e Cinque Stelle che all’unisono hanno cominciato a dire che la legge si può migliorare”, ha ribadito ironicamente il leader di Italia Viva.

Considerando l’elevato numero di beneficiari della misura, il referendum potrebbe essere un nuovo buco nell’acqua. Secondo Renzi, anche “Pd e Cinque Stelle, all’unisono, hanno cominciato a dire che la legge si può migliorare. Ora, è evidente che c’è una parte di italiani che prende quel reddito e farà una battaglia in suo favore”. 

Infatti, se è vero che una piccola fetta dei percettori è composta da disonesti, il senatore di Italia Viva non ha smentito che l’assegno potrebbe essere un’ancora di salvezza per la “povera gente“. Ma, “è una misura che incrocia anche un pezzo di criminalità, manovalanza che ha incassi illegali, a cui somma il Reddito di Cittadinanza“. L’ex dem ha poi incalzato: “Se parto con la raccolta firme dimostro che tanti hanno cambiato idea. Con la raccolta firme digitale ci mettiamo poco a raccoglierne 500 mila, una buona parte del Paese non tollera questa misura. E non a caso parto dal profondo Nord”.

La battaglia di Italia Viva che piace tanto al Centrodestra

Il leader di Italia viva, dopo aver annunciato per settimane intere l’operazione di smantellamento della misura, potrà finalmente provare a raggiungere il suo intento. Il Reddito di Cittadinanza potrà essere accantonato, pur senza raggiungere una maggioranza in Parlamento sul tema.

“Volete che sia abrogato il dl 28 gennaio 2019, n.4 ‘Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni’, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n.26 limitatamente al capo I, art. Da 1 a 13, recanti ‘disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza”, è il quesito presentato da Renzi, nel corso dell’edizione serale del Tg4. All’interno della stessa edizione, poi, ha aggiunto: “Non è una misura a favore dei poveri. I poveri restano poveri, ma sono subalterni ai politici. É voto clientelare. Noi vogliamo che questi soldi vengano usati per creare lavoro, non sussidi. Sono convinto che quando vedranno il quesito, quelli del M5s faranno di tutto per migliorare il reddito. Peggiorarlo sarà difficile”.

Italia Viva promuove il referendum contro il Reddito di Cittadinanza

Renzi intende avviare la raccolta delle firme necessarie per chiedere il referendum abrogativo del provvedimento nel 2022. Nelle scorse ore, l’Istat ha dichiarato che di reddito e pensioni di cittadinanza hanno beneficiato 3,7 milioni di persone con un esborso complessivo di 7 miliardi di euro. Innegabile che una parte venga accaparrata da disonesti e finti nullatenenti. Però, allo stesso modo, è necessario riconoscere milioni di “poveri” attaccati ad un filo. La misura promossa per tamponare la povertà rischia di essere definitivamente cancellata, senza rendere i frutti desiderati ed inseguiti.

Proprio Renzi, ex dem e uomo ritenuto di Centrosinistra, confonde persino i suoi elettori. Da che parte sta? Quali sono i principi che ispirano le sue battaglie politiche? Non riuscire a collocarlo in uno specifico schieramento è bizzarro, in considerazione del fatto che non è un politico in erba, bensì un ex Premier, lanciato in politica da sempre. Anche il ddl Zan è stato oggetto di boicottaggio da parte di Italia Viva, dopo che alcuni suoi stessi parlamentari avevano provveduto alla stesura.

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