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Renzo Arbore, vita carriera e curiosità del primo disc jockey italiano

Oltre alla musica, l'artista poliedrico, è anche clarinettista, showman, autore e conduttore televisivo, sceneggiatore, regista, compositore e attore

Renzo Arbore, da tutti considerato come il primo disc jockey italiano, è autore di alcuni dei più importanti programmi radiofonici di sempre.

L’importante ruolo che svolge Renzo Arbore nel mondo della musica e, soprattutto, della radio e della televisione italiana è noto a tutti ancora oggi. Oltre alla musica, l’artista poliedrico, è anche clarinettista, showman, autore e conduttore televisivo, sceneggiatore, regista, compositore e attore.

Chi è Renzo Arbore: la vita e la carriera

Renzo Arbore, il cui nome completo è Lorenzo Giovanni Arbore è nato il 24 giugno 1937 a Foggia. Inizia a suonare già durante l’adolescenza pugliese, mettendosi in mostra nell’orchestra jazz Parker’s Boy. Debutta su un palco a 18 anni a Nocera Inferiore, prima ancora di trasferirsi a Napoli, dove si laureerà alla facoltà di giurisprudenza all’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Nonostante la laurea, la sua carriera di avvocatura non continuerà, infatti, nel 1964 vince un concorso in Rai, e poco dopo conosce Gianni Boncompagni. L’inseparabile duo, porterà alla nascita di trasmissioni storiche come Bandiera gialla, Alto grdimento e Indietro tutta.

I programmi televisivi

Al di là della carriera da conduttore radiotelevisivo, inizia a produrre musica propria nel 1972 con la N.U. Orleans Rubbish Band, in cui suona il clarinetto e canta.

Nel 1976, Arbore sbarca alla tv nazionalpopolare con L’Altra domenica, la trasmissione nacque con l’intento di rendere più dinamica la programmazione sportiva.

Arrivano gli anni ’80, Arbore è invece autore e conduttore di: Tagli, ritagli e frattaglie, Telepatria International, Quelli della notte, Cari amici, vicini e lontani (in occasione del 60° anniversario della radio Rai), riuscendo a coinvolgere Radio e Televisione in un matrimonio sembrato fino ad allora difficile, per non dire impossibile.

La carriera musicale

Arbore nel frattempo partecipa a Sanremo nel 1986 con la canzone Il clarinetto, ottenendo il secondo posto, gira i film Il Pap’occhio e F.F.S.S. Cioè…che mi ha portato a fare sopra Posillipo se non mi vuoi più bene?.

Nel 1987 parte la striscia quotidiana di D.O.C. Denominazione di Origine Controllata, programma musicale che apre al grosso pubblico le porte del jazz, del blues e del rock. Ma è anche l’anno di Indietro Tutta, programma satirico che condanna sul nascere la televisione che oggi vediamo. La sigla del programma è la sua indimenticabile Cacao Meravigliao.


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Nel 1990 conduce Il Caso Sanremo, dove Albore è giudice di un processo simulato su fatti e misfatti della storia canora sanremese, accanto a lui ci sono gli avvocati composti da Michele Mirabella e Lino Banfi. Nel 1991 fonda L’Orchestra Italiana con l’intento di ridare dignità alla canzone napoletana classica.

Degno di nota il programma-omaggio al grande Totò del 1992, intitolato, Caro Totò… ti voglio presentare, programma per celebrare la grandezza artistica del Principe della risata. Nel 1996, per 22 ore consecutive e senza sosta, Arbore conduce La Giostra, in diretta per Rai International, di cui è diventato direttore Artistico e Testimonial; abbandona quasi definitivamente le irruzioni nel piccolo schermo. Dopotutto il modello televisivo che lo ha sempre caratterizzato è quello legato alla jam-session.

Gli ultimi anni

Ricompare sul piccolo schermo solo nel 2001 con il suo showcult, L’altra domenica. Presenta inoltre tre speciali sul Giappone: Italian sushi, Sotto a chi Tokio e Un italiano a Tokio.

Nel maggio del 2002 è protagonista del Maurizio Costanzo Show in cui è celebrata la sua carriera di musicista e showman televisivo, momento che ricorda quanto Arbore sia stato capace di fare una televisione unica, che non ammette definizioni, ricca di sfumature e connubio di forme d’arte diverse.

Il 22 gennaio 2005 fa il suo grande ritorno televisivo con Speciale per Me, con cui dimostra ancora una volta di essere avanti a tutti di almeno un decennio. Nel 2006 partecipa al primo episodio della serie Don Matteo, a fianco di Terence Hill e l’anno dopo ritorna in prima serata in Stiamo lavorando per noi, per poi comparire anche tra gli ospiti di Fabio Fazio in Che tempo che fa e Simona Ventura in Quelli che…il calcio.

La vita privata

Renzo Albore è lo scapolo d’oro della televisione italiana. È stato legato negli anni ’60 alla cantante e presentatrice Vanna Brosio, ha avuto successivamente una relazione con la cantante Gabriella Ferri, prima di iniziare una lunga storia d’amore con Mariangela Melato.

“Quella stessa sera capitò a casa mia Lucio Battisti, veniva a farmi ascoltare dei nuovi pezzi e allora gli dissi: “Dai, vieni anche tu alla festa…”. Per convincerlo lo rassicurai: “Lucio ti prometto che non ti metteranno una chitarra in mano”. Però quella sera stranamente Battisti trovò una chitarra, la prese e guardando me e Mariangela all’improvviso attaccò con un brano inedito, Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi. Un tonfo al cuore. Battisti fu il nostro “cupido” e quella canzone divenne la colonna sonora della nostra storia”.


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Tra i suoi amori c’è stata anche Mara Venier, con cui si è lasciato nel 1997. Dal 2007 ha rinnovato il suo legame con la Melato, interrotto dalla morte di lei avvenuta l’11 gennaio 2013.


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