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Riaperture 18 maggio, cosa si potrà fare da lunedì: negozi, amici, spostamenti, spiagge

Il 18 maggio segnerĂ  una svolta nel nostro Paese, dopo il lungo lockdown a cui ci ha costretto la pandemia da coronavirus. Il consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge che prevede una serie di misure per la ripartenza, decreto firmato oggi dal presidente Mattarella. Il decreto delinea il quadro normativo nazionale all’interno del quale, dal 18 maggio al 31 luglio, le ordinanze statali, regionali o comunali potranno disciplinare gli spostamenti delle persone e le attivitĂ  economiche, produttive e sociali. Pubblicato in gazzetta ufficiale, ora è legge.

Fase 2 del coronavirus, cosa si puĂ² fare dal 18 maggio: tutte le nuove regole

Da lunedì 18 maggio ci si potrĂ  muovere all’interno della propria regione di residenza senza dover giustificare lo spostamento, perĂ² le regole da rispettare per il contenimento del contagio da coronavirus sono ancora tante e riguardano soprattutto il mantenimento della distanza tra le persone e l’obbligo di indossare la mascherina quando non è possibile stare lontani almeno un metro. Si andrĂ  al bar e al ristorante, in albergo e a fare acquisti, si potrĂ  fare sport all’aperto e andare nei parchi, tagliarsi i capelli e curare la persona, andare dall’estetista e vedere gli amici. Si potrĂ  anche andare al mare. Ma bisognerĂ  osservare tutte le prescrizioni e soprattutto rimanere a casa se si ha la febbre oltre i 37,5 c° oppure altri sintomi sospetti. La parola d’ordine rimane una: distanza. PerchĂ© è questa – gli scienziati concordano – la precauzione piĂ¹ efficace per evitare il droplet (le goccioline che trasmettono il virus Sars-Cov-2).

E dunque in ogni luogo, ma anche all’aperto se non si sta con persone conviventi, si deve rimanere almeno a 1 metro, in molti casi a 2. E soprattutto vanno osservate le misure di igiene raccomandate dagli esperti che ispirano le scelte del governo: lavarsi spesso le mani, usare il disinfettante soprattutto dopo aver maneggiato contanti oppure oggetti, non toccarsi naso, bocca e occhi. Nei luoghi chiusi bisognerà indossare la mascherina, in molti casi anche i guanti. Cambia la nostra vita e ovunque potrà essere richiesto di mettersi davanti a un operatore che con il termoscanner misurerà la temperatura. Il protocollo siglato dalle regioni e consegnato al governo, che lo farà proprio nei provvedimenti in cui si stabiliscono le successive modalità della Fase 2, lo prevede in tutti i luoghi pubblici dove inevitabilmente si incontrano persone diverse dai propri familiari conviventi. Le linee guida sono state stabilite, ma se l’indice di contagio continuerà a scendere potranno essere riviste e allentate. Se invece dovesse esserci un peggioramento si potranno decidere provvedimenti restrittivi e anche «zone rosse» per impedire la creazione di nuovi focolai. Fino al 2 giugno compreso si dovrà rimanere nella propria regione. Ma ci si potrà trasferire nelle seconde case e anche soggiornare negli alberghi. Dal 3 giugno gli spostamenti saranno consentiti in tutta Italia, anche per raggiungere le seconde case fuori Regione, gli alberghi e altre strutture aperte. Via libera anche ai viaggi all’estero. Con un’unica condizione: di fronte al peggioramento della curva epidemiologica arriveranno nuovi divieti.

Certificazioni: spostamenti in regione senza moduli

Non sarĂ  piĂ¹ necessario utilizzare il modulo per spostarsi all’interno della propria regione di residenza. Il modulo dovrĂ  invece essere utilizzato per spostarsi da una regione all’altra. I motivi per andare fuori regione sono tre: «Lavoro, salute, necessitĂ  e urgenza». In questi tre casi potranno essere effettuati controlli anche successivi per riscontrare quanto dichiarato dal cittadino.

Visite: disco verde agli incontri con gli amici

Oltre ai congiunti si potranno incontrare anche gli amici. Non ci sono limitazioni sul numero delle persone che si possono vedere contemporaneamente, ma la conferma del divieto di assembramento impedisce che ci siano troppe persone e comunque quando ci si incontra al chiuso o all’aria aperta va mantenuta sempre la distanza. Rimangono vietate le feste e gli eventi pubblici.

Abitazioni: seconde case, non c’è piĂ¹ il divieto totale

Si puĂ² andare nelle seconde case e si puĂ² anche soggiornare purchĂ© siano nella stessa regione di residenza. Rimane invece il divieto di andare nelle seconde case fuori Regione a meno che non ci siano motivi di «necessitĂ  e urgenza». In questo caso va compilata l’autocertificazione per giustificare lo spostamento. Si puĂ² rimanere soltanto per il tempo necessario a risolvere l’urgenza.

Auto: mascherine per i passeggeri dei taxi

Si puĂ² andare in due in moto mentre in macchina si deve mantenere la distanza di 1 metro se non si viaggia con persone conviventi. Quindi il passeggero deve sedere sul sedile posteriore sul lato opposto a quello del guidatore. In taxi si puĂ² andare in due sul sedile posteriore ma c’è l’obbligo di indossare la mascherina che è consigliata anche per il conducente della vettura.

Spiagge: ombrelloni e sedie a sdraio disinfettati

Sulle spiagge bisogna assicurare almeno 10 metri quadri per ogni ombrellone. Tra i lettini va garantita la distanza di almeno 1,5 m. Lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo familiare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata. Potrà essere rilevata la febbre all’ingresso impedendo l’accesso se la temperatura supera 37,5 C°.

Parrucchieri: taglio ma solo su prenotazione

Dal parrucchiere bisognerà «predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione», «consentire l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione, mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg», e «potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore ai 37,5 °C». Obbligatorio il lavaggio dei capelli.

Cura personale: estetisti con la visiera anti-goccia

Nei centri estetici «l’area di lavoro, laddove possibile, puĂ² essere delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite droplet» e dovranno esserci dispenser e pulizia delle cabine. Il personale dovrĂ  utilizzare le visiere oltre a mascherine e guanti e dovrĂ  evitare quando possibile i trattamenti con il vapore. Vietata la messa a disposizione delle riviste nei luoghi di attesa.

Commercio: almeno 1 metro tra i clienti dentro i negozi

All’ingresso dei centri commerciali e dei supermercati potrà essere misurata la febbre. Per entrare nei negozi bisognerà fare la fila e all’interno si dovrà mantenere la distanza di 1 metro. In caso di vendita di abbigliamento: dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia, toccandola, la merce.

Soggiorni: negli alberghi favorito il pagamento elettronico

Negli alberghi bisognerà indossare la mascherina nelle aree comuni e rimanere a distanza di 1 metro. Il personale dovrà metterla in presenza dei clienti. Si deve favorire il pagamento elettronico le prenotazioni con sistemi automatizzati di check-in e check-out ove possibile. L’addetto al servizio di ricevimento deve provvedere, alla fine di ogni turno di lavoro, alla pulizia delle attrezzature utilizzate.

Mercati rionali: ingressi scaglionati e guanti

I mercati rionali possono riaprire ma gli accessi devono essere regolamentati e scaglionati, ove possibile vanno divisi i percorsi di entrata e di uscita. Deve essere previsto l’uso dei guanti «usa e getta» nelle attività di acquisto, in particolare se si comprano alimenti e bevande. Vanno anche indossate le mascherine sia da parte degli operatori che da parte dei clienti, e garantita la distanza.

Le linee guida

Qui le linee guida specifiche per

– Alberghi e agriturismi
– Spiagge libere e stabilimenti
– Palestre e piscine
– Bar e ristoranti
– Parrucchieri ed estetisti

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