Cronaca

Il calendario delle riaperture: 2 giugno data simbolo, ecco perché | Il piano del governo

Il calendario delle riaperture da maggio: quali attività riapriranno e quando. Il governo pensa alla data simbolo del 2 giugno

Il governo continua a lavorare sul calendario delle riaperture di maggio. Ma quali saranno le attività che riapriranno, e quando? La certezza è che anche in estate resterà l’obbligo di indossare la mascherina e di rispettare il distanziamento sociale.

La data cardine è quella del 2 giugno: entro quel giorno – in occasione della Festa della Repubblica – tutte le attività chiuse dovrebbero riaprire. Nella giornata di domani, giovedì 15 aprile, i ministri Gelmini e Speranza avranno un colloqui con i presidenti delle Regioni, che sono pronti a presentare delle linee guida per pianificare le riaperture.


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Riaperture da maggio a giugno, il calendario: quali attività riapriranno e quando

Il ministro Roberto Speranza, da sempre rigoroso nel contrasto al Covid, ha sottolineato che “è lecito aspettarsi riaperture a maggio”. Il governo però ha intenzione di decidere per le riaperture sempre tenendo conto dell’andamento dei contagi. Anche i ministro Giorgetti e Gelmini nelle scorse ore hanno ribadito la volontà dell’esecutivo di riaprire tutte le attività a partire dal mese di maggio ed il ministro Garavaglia ha dato una data come fine del programma di riaperture: il 2 giugno.

Perché l’Italia vuole riaprire tutto entro il 2 giugno

L’Italia vorrebbe puntare al 2 giugno come giorno della vera ripartenza. Un’idea nata da quelle di Francia e Stati Uniti d’America che hanno fissato rispettivamente per il 14 ed il 4 luglio la ripartenza in concomitanza con le feste nazionali. E così l’Italia – simbolicamente – potrebbe tornare a respirare nel giorno della Festa della Repubblica.


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Eco quando riaprono bar e ristoranti

Il primo step per la riapertura sarà, inevitabilmente, legato al ritorno delle zone gialle. In questo modo bar e ristoranti potrebbero tornare ad accogliere clienti a pranzo e fino alle 18. Allo stesso tempo, considerando l’arrivo delle temperature primaverili, si sta valutando se consentire la riapertura introducendo la cosiddetta clausola del giallo rafforzato.

Si tratterebbe di un orario ridotto che consenta di tenere ristoranti e bar fino all’ora di pranzo (il limite orario potrebbe essere fissato alle 15 o alle 16), salvo poi chiudere al pubblico per dedicarsi al solo asporto o alle consegne a domicilio.

Quando riaprono cinema e teatri

Discorso simile per cinema e teatri ed ingenerale per i grandi eventi. Ieri, lunedì 12 aprile, c’è stato un incontro tra il ministro della Cultura Dario Franceschini ed i tecnici del Comitato tecnico-scientifico, in cui da parte del ministero sono state avanzate diverse proposte.

L’obiettivo del ministro e delle associazioni di categoria è di portare il numero massimo di spettatori al chiuso a 500 e mille all’aperto (raddoppiando al 50% la capienza massima). Il ministro sarebbe favorevole all’obbligo di mascherina Ffp2, incontrando però le resistenze del Cts che – come già in passato – tra qualche giorno sottolineeranno nel loro parere che queste mascherine sono degli strumenti professionali e quindi necessiterebbero di corsi formazione per essere utilizzate.


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Quando riaprono palestre e piscine

La riapertura di palestre e piscine sarà legata all’iter seguito prima della chiusura, Dunque, lezioni e allenamenti individuali, distanza di almeno due metri e continua igienizzazione delle aree di contatto degli attrezzi dopo ogni utilizzo da parte degli utenti. Vietato, infine, l’utilizzo delle docce.


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Il sito del Ministero della Salute

 

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