Rifiuti, con l’introduzione della nuova normativa ci saranno cambiamenti anche su cosa sarà possibile (e cosa no) gettare nell’indifferenziato a partire da gennaio 2025. Ecco le principali distinzioni.
Rifiuti, cosa sarà possibile gettare nell’indifferenziato nel 2025
Con l’arrivo di gennaio e l’inizio del nuovo anno, sono entrate in vigore nuove regole per la gestione dei rifiuti. L’Italia si è posizionata come pioniera rispetto ad altri paesi dell’Unione Europea, adeguandosi al Decreto Legislativo n. 116/2020.
Dal primo gennaio, quindi, è attiva la nuova raccolta differenziata, che ha ulteriormente limitato i materiali che possono essere gettati nel contenitore dell’indifferenziato. L’obiettivo dell’Unione Europea e dell’Italia è quello di ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Si punta a incentivare il riciclaggio, promuovendo l’educazione e la consapevolezza tra le persone.
Il nostro Paese ha scelto di intraprendere un percorso autonomo, anticipando alcune misure già previste dall’Unione Europea. In particolare, si è deciso di vietare lo smaltimento dei tessuti, che non potranno più essere conferiti nel contenitore per l’indifferenziato, sia quelli usati che quelli nuovi. Per fare maggiore chiarezza su quali materiali possano essere considerati indifferenziati e quali no, ecco un elenco degli oggetti di scarto che non potranno più essere inclusi, insieme a quelli che sarà ancora possibile gettare nel bidone dell’indifferenziata.
Rifiuti da non conferire nell’indifferenziato
Tra i materiali che non possono essere gettati nel bidone dell’indifferenziata ci sono, ovviamente, gli scarti organici. Questi devono essere smaltiti nel contenitore per l’umido o compostati. Pile, batterie ricaricabili e simili devono essere depositati negli appositi contenitori di raccolta. Anche i rifiuti elettronici, come piccoli elettrodomestici e dispositivi (inclusi gli smartphone), non possono essere gettati nell’indifferenziato; la soluzione migliore è portarli ai centri di raccolta. Inoltre, materiali di imballaggio, plastica, bottiglie, metallo, vetro, cartoni e altri materiali non devono essere conferiti nell’indifferenziato, poiché ciascuno di essi ha un proprio contenitore di raccolta, come “carta”, “plastica”, “vetro e metallo”. Carta e cartone devono essere conferiti nella raccolta dedicata alla carta. Per quanto riguarda le sostanze inquinanti, come le vernici e simili, è obbligatorio portarle ai centri di raccolta. Passando ai tessuti, questi non possono più essere gettati nell’indifferenziato. Indumenti e tessuti, sia usati che nuovi, devono essere smaltiti negli appositi cassonetti di raccolta.
Rifiuti da conferire nell’indifferenziato
È possibile continuare a smaltire nell’indifferenziato alcuni residui di farmaci non più utilizzabili, la cenere e il carbone, oltre alla carta da forno, che non può essere riciclata. Nel contenitore dell’indifferenziato saranno ancora accettate porcellane e ceramiche, ma in quantità limitata, insieme a prodotti per l’igiene personale come assorbenti, salviette, pannolini e preservativi.
Sono ammessi anche guanti di gomma, candele, rifiuti raccolti da terra, nastri e cassette, mascherine e spugne. Inoltre, nel bidone dell’indifferenziato andranno i sacchetti per l’aspirapolvere, i mozziconi di sigaretta e gli imballaggi sporchi e unti.