Foto di compagne e professoresse nude: a Roma uno studente è stato sospeso per aver creato, tramite l’intelligenza artificiale, e condiviso immagini pornografiche del tutto false. I suoi compagni commentano: «Non è sufficiente».
Roma, foto di compagne e professoresse nude: studente sospeso
I corpi raffigurati appartenevano a modelle di nudo e creatrici di contenuti per adulti, mentre i volti erano quelli di insegnanti e compagne di classe. Lo studente del liceo scientifico Newton di Roma ha utilizzato un’app attraverso un chatbot di Telegram per generare i deepfake. Queste immagini sono poi arrivate su WhatsApp, raggiungendo anche le dirette interessate, il che ha portato alla sospensione del ragazzo a partire da oggi. Inoltre, il giovane, che frequenta la quinta superiore, ha ricevuto una denuncia alla polizia postale a seguito di un esposto.
Secondo quanto riportato dal Messaggero e dall’edizione romana di Repubblica, le immagini utilizzate per creare i contenuti pornografici erano state scattate durante le lezioni, ritrattando compagne di classe e professoresse che, loro malgrado, sono state esposte grazie all’intelligenza artificiale.
Le proteste degli studenti del Newton dopo i deepfake
Per il ragazzo coinvolto, c’è un’attenuante: le immagini generate a novembre 2024 non sono state diffuse online, ma solo all’interno dei gruppi scolastici. Il caso è emerso poco prima di Natale e gli è costato la sospensione massima prevista dalla scuola. Tuttavia, gli studenti del collettivo studentesco lamentano un approccio troppo indulgente, esprimendo le loro preoccupazioni attraverso il giornale scolastico e la loro pagina Instagram, con un articolo intitolato “La Mela avvelenata del Newton”. «I docenti, a eccezione di pochi – scrivono – hanno scelto di rimanere in silenzio e di adottare un atteggiamento ipocrita, nonostante il tempo dedicato a sensibilizzare su violenze e abusi».
«Non ci saranno ulteriori sanzioni»
Gli studenti ribadiscono: «Se la solidarietà non è presente, la nostra scuola non può più essere considerata un luogo sicuro. Ignorare questi eventi significa giustificare il carnefice. Queste violenze si ripeteranno, e come in una roulette russa, non si saprà chi sarà la prossima vittima». Per questo motivo, chiedono «l’allontanamento del ragazzo dall’istituto per proteggere tutte le ragazze coinvolte». Tuttavia, fonti scolastiche sembrano escludere l’adozione di ulteriori misure, sottolineando la natura non punitiva dell’istituzione. Da parte sua, il giovane aveva l’opzione di cambiare scuola, ma ha scelto di continuare gli studi al Newton.