Cronaca

Roma, dipendenti Ama giocano a briscola durante il turno di lavoro: beccati in un video

I tre dipendenti dell'azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti nella Capitale ora rischiano una sospensione o perfino il licenziamento

Beccati a giocare a carte durante il turno di lavoro. Nei guai 3 netturbini dipendenti dell’Ama, azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti a Roma, immortalati da alcuni filmati mentre invece di lavorare per rendere la Capitale degna di questo nome bivaccavano e giocavano a briscola. Ora rischiano una sospensione o perfino il licenziamento.

Netturbini dell’Ama di Roma sorpresi a giocare a carte

Nel video si vedono i tre dipendenti seduti attorno al tavolo, all’interno dello spogliatoio della sede dell’Ama, di via degli Alberini, zona Ponte Mammolo, quadrante Nord Est di Roma. L’azienda, dopo avere ricevuto il filmato da un dipendente whistleblower (l’impiegato pubblico che segnala illeciti di interesse generale) ha aperto immediatamente il procedimento disciplinare a carico dei 3 giocatori di briscola. Rischiano come minimo una sospensione. Se fossero recidivi – gli accertamenti dell’ufficio delle Risorse umane sono ancora in corso – potrebbero perfino essere licenziati.

Cos’è L’Ama

L’Ama ha quasi 7mila dipendenti, quelli operativi sono oltre 6mila: spazzini, netturbini, operai delle officine. L’azienda, col placet del Campidoglio, ha deciso di concedere loro un bonus da 360 euro per ridurre l’assenteismo, piaga storica. Le conseguenze si sono viste: solo nelle prime due settimane, i “malati” si sono ridotti del 10%. C’è la corsa a timbrare il cartellino, insomma. Ma non tutti quelli che strisciano il badge poi sono impazienti di montare a bordo dei camion. Come ha raccontato ieri Il Messaggero, due dipendenti, uno a Vigne Nuove, l’altro in zona Colli Aniene, sono stati sorpresi dai superiori a dormire negli spogliatoi.

Le contestazioni disciplinari

L’Ama ha già spedito le contestazioni disciplinari. Come farà adesso per i dipendenti che giocavano a carte. Il neo-vice direttore generale, Emiliano Limiti, ha chiesto a tutti i 390 capi zona e capi area di rafforzare i controlli interni. Tolleranza zero. Agli stessi capi area, sempre per ordine di Limiti, è stato detto di vestire la divisa e di tornare in prima linea. I bellicosi sindacati interni, stavolta, non polemizzano sulle azioni disciplinari. “Siamo assolutamente d’accordo sul sanzionare chi se ne approfitta alle spalle di chi continua a lavorare senza sosta, raccogliendo rifiuti a terra – dice Alessandro Bonfigli, segretario della Uil Trasportima ora l’azienda revochi gli aumenti concessi un anno fa, dalla vecchia governance, a chi doveva controllare e non l’ha fatto, mentre la città affogava nei rifiuti“.

Fonte: Il Messaggero

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